Le cose più belle della partita tra Mens Sana e Serravalle si sono viste prima della palla a due: il ritorno di Boris Gorenc, la riconsegna alla società del pallone della finale di Lione, l’abbraccio, il trasporto (in alcuni casi anche la commozione) e gli applausi del popolo mensanino. La partita che è seguita rappresenta presumibilmente la prestazione più brutta di tutto l’anno e non ha reso onore né al ritorno di Gorenc, né tantomeno a quella che è la stagione biancoverde che, per effetto di questo ko inaspettato, rischia di complicarsi.
LA
CHIAVE
A
sorprendere è stata la scarsa intensità messa in campo dalla squadra di coach
Paolo Betti che forse ha inconsciamente sottovalutato un avversario di fatto già
retrocesso e che, prima di Siena, aveva vinto solo 3 partite in tutto l’anno.
Basta scorrere le statistiche per vedere come alle voci di intensità - rimbalzi
e palle recuperate - la Mens Sana sia stata superata dagli avversari: 50-41 il
computo dei rimbalzi totali in favore di Serravalle, e nel dettaglio 19-13 quelli
offensivi, 7-4 per quanto riguarda i recuperi. La Mens Sana è meglio sono nelle
stoppate (4-1), troppo poco per vincere una partita a cui andava dato un imprinting
più deciso sin da subito e che, invece (come spesso accade), trascinandosi in
un lungo punto a punto, ha portato ad un epilogo non gradito.
IL
PROTAGONISTA
Dopo una partita del genere si
fa fatica a salvare qualcuno, a livello di singoli. Tutti rimandati al prossimo appello. Perché tutti
sono andati a fiammate – troppo – e nessuno è veramente riuscito a incidere con
continuità. Soprattutto dal punto di vista difensivo. Perché se nelle ultime
partite i successi mensanini si erano tradotti in prestazioni difensive che
facevano raggiungere a fatica i 60 punti agli avversari, i quasi 80 concessi a
Serravalle stonano decisamente con quella che è stata la corsa nella poule
salvezza dei biancoverdi.
LA
PROSEPETTIVA
La
sconfitta con Serravalle (che ha fermato a 7 le vittorie consecutive
biancoverdi) porta la Mens Sana ad essere raggiunta in vetta alla classifica da
Virtus e Legnaia. Spezia nel frattempo ha battuto Crocetta e si è portata a -2
dal trittico di testa. Niente di drammatico quindi ma, quella che sembrava
essere una passerella finale in caso di vittoria sui piemontesi, rischia di
diventare adesso un percorso più tortuoso o che, quantomeno, costringerà tutti
a giocarsela fino alla fine. Mens Sana compresa, considerando che ci sono ancora 3
partite in calendario, di cui 2 fuori casa, e che il margine su chi insegue non è certo di sicurezza. Gallarate in Lombardia, Collegno in
viale Sclavo e Genova in Liguria: questo le tappe sul cammino mensanino in cui
adesso vige l’obbligo categorico di mettersi alle spalle la serata no di Serravalle
e riprendere il cammino verso la salvezza.
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