Parlassimo di una gara di nuoto, diremmo che l’ingresso in acqua non è stato dei migliori. Fa male, come è logico che sia, la sconfitta riportata dalla Mens Sana in casa del Don Bosco Crocetta, nel match d’esordio della poule promozione: dopo due settimane per smaltire la delusione per la mancata qualificazione al play-in gold, l’essere partiti con un -8 nella seconda fase non fa bene al morale. Anche se è ancora molto presto per esprimere giudizi definitivi.
LA CHIAVE
L’inizio aveva illuso, il terzo quarto ha affossato molti entusiasmi e, nei minuti finali, nonostante l’essere tornati a -3 a 2’ dalla fine, sono mancate un po’ le energie. Il film della partita di Torino è tutto qui. La Mens Sana ha fatto buone cose solo a tratti, al cospetto di un’avversaria che ha avuto grande vitalità ed energia. Il viaggiare un po' a corrente alternata è stato però uno dei fattori della stagione mensanina. E così facendo anche l'umore ha sempre vissuto di alti e bassi.
Ci potevano essere delle scorie che arrivavano prima fase? Può essere, c'è sicuramente qualcosa da registrare a livello fisico, specie perché ancora non è arrivato un sostituto di Neri dal mercato. Dopo due settimane di sosta, però, quello che è successo prima è ormai abbondantemente alle spalle. Da notare
che anche Crocetta è arrivata in maniera beffarda alla poule salvezza, forse
ancor di più rispetto alla Mens Sana, considerando che i piemontesi avevano
fatto il loro dovere all’ultima giornata ma poi sono stati condannati dei risultati
degli altri campi.
Quindi le difficoltà potevano essere preventivate. Derivate soprattutto dall’affrontare una squadra di giovanissimi, in gran parte under, che fanno del ritmo e dell’intensità uno dei punti di forza. Da questo punto di vista, al di là della sconfitta, essersi trovati di fronte a questo tipo di squadra rappresenta un biglietto da visita del livello della seconda fase di cui occorre essere consapevoli.
IL PROTAGONISTA
Prosek 23 punti, Ragusa 16, Pucci 15. Sono loro i 3 giocatori finiti in doppia cifra per la Mens Sana. Menzione particolare per Ragusa che, nell’ultimo periodo, sembra incidere in maniera più profonda anche a livello di produzione in attacco.
L’altra faccia della medaglia sono i 15 punti
in due di Belli e Tognazzi: i due principali sbocchi offensivi sembrano avere
ancora le polveri bagnate e questo, indubbiamente, può creare qualche
grattacapo. Al di là di una situazione fisica non delle migliori per Tognazzi,
occorre che coach Betti e il suo staff analizzino la situazione e cerchino dei
correttivi. Anche perché la pressione del risultato adesso c’è.
LA PROSPETTIVA
La vittoria permette a Crocetta di costruirsi un vantaggio non indifferente, creando separazione in classifica, rispetto alla Mens Sana, raggiunta adesso anche da Virtus e Spezia. Ma nella mischia ci sono quasi tutte: in lotta per i primi 3 posti, senza escludere i torinesi, ci sono 9 squadre. Solo Cecina, Castelfiorentino e Serravalle sembrano al momento escluse dalla lotta. Ma mai dire mai: il discorso sembra apertissimo ed è assolutamente prematuro azzardarsi in giudizio o previsioni.
Forse occorrerà attendere un
altro paio di turni di campionato, la classifica potrebbe allungarsi e permettere
di capire equilibri e gerarchie nuove. Da questo punto di vista, la partita interna con Campus
Varese (altra compagine con quasi tutti under) rappresenta non solo un’occasione
di pronto riscatto per la Mensa Sana, ma anche uno scontro diretto che potrebbe
indirizzare in un modo o in un altro il cammino biancoverde nella seconda fase
del campionato.
Andrea Frullanti
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