Mens Sana-Varese permette di segnalare due cose. La prima: seppur con una buona dose di sofferenza, la squadra ha interrotto il suo digiuno ed è tornata a fare punti a circa un mese di distanza dall’ultima vittoria. In secondo luogo, non certo per importanza, c’è da registrare una condizione fisica che non sembra ottimale. La Mens Sana sembra fare più fatica e dà l'impressione di essere alla ricerca di assetti nuovi, presumibilmente con novità in arrivo dal mercato (che chiude questa settimana). Anche perché adesso c’è una vittoria a cui dare continuità in una lotta salvezza ancora in fieri.
LA CHIAVE
Quella con Varese era una partita che sembrava vinta a metà gara
ma che poi è stata improvvisamente riaperta da un terzo quarto in cui la Mens
Sana ha subito un parziale complessivo di 19-8. Non è la prima volta che la
squadra di Betti è autrice di simili cali a inizio secondo tempo: in quei
frangenti sembra non reggere il cambio di passo che ogni squadra fa (o cerca di
fare) e risulta subire il ritmo imposto dagli altri, uscendo spesso dai propri
binari.
Molto hanno inciso la brillantezza e la vitalità atletica dei giocatori lombardi, provenienti da entrambe le giovanili varesine, cioè di Pallacanetrso e Robur et Fides. Un progetto tecnico che mette in mostra prospetti molto interessanti, sebbene anche loro un po’ altalenanti nel corso dell’anno. Ma il rendimento ondivago è una caratteristica anche della Mens Sana, specie adesso che – per ammissione dello stesso coach Betti nel post-partita – le condizioni dei vari Tognazzi e Belli non sono ancora al 100%.
Alla fine gli episodi sono svoltati in favore di Pannini e soci, forse perché la Mens Sana giocava in casa ed è arcinoto quanto l’ambiente aiuti e agevoli il rendimento biancoverde. Una vittoria di volontà quindi, importante per tornare a fare punti, i primi della seconda fase.
IL PROTAGONISTA
Miglior realizzatore è Gianluca Prosek. I suoi 28 punti lo rendono
il best scorer dell’intero raggruppamento. Però dalle statistiche emerge altro.
Emergono i 16 rimbalzi complessivi di Balsa Jokic, insieme ad un 15 di plus/minus. A
dimostrazione del fatto che i punti sono importanti ma non sono tutto e che, in
questa specifica parte della stagione, alla Mens Sana serve energia. Quell’energia
che Jokic riesce a mettere a rimbalzo e in difesa, seppur non sia
eufemisticamente il migliore degli attaccanti.
LA PROSPETTIVA
In ogni modo, i due punti ottenuti con Varese sono la cosa
più importante. Un risultato che permette (insieme alle vittorie di Virtus, Spezia
e Legnaia) di allungare la classifica. Anche se è ancora molto presto per fare
bilanci o ipotesi. In ogni caso, la posizione della Mens Sana continua ad
essere tranquilla e questo aiuta a fare alcune considerazioni, senza assilli o
eccessivi patemi d’animo.
Partiamo dal fatto che a fine partita Luigi Maghelli (non convocato contro Varese) ha salutato calorosamente compagni e staff, segno evidente che la sua avventura in biancoverde è arrivata a termine. Con la sua partenza si libera anche un posto in foresteria per poter inserire un nuovo giocatore nell’ultima settimana utile di mercato.
Le caratteristiche? Un esterno che possa essere un ricambio sia per un 2 che per un 3. Sembra quella la zona in cui la Mens Sana sembra aver bisogno di immettere energie fresche. Anche perché non è sfuggito agli occhi di molti, né alle statistiche, il “distacco” dai momenti caldi del match di Tognazzi, rimasto praticamente sempre fuori negli ultimi 5 minuti di partita (quelli decisivi) facendo del suo il 7° minutaggio all’interno di squadra. Al netto di una condizione atletica forse non ancora delle migliori, è un fattore sicuramente sui generis per la Mens Sana che eravamo abituati a vedere anche nella prima metà di quest'annata. O forse anche il segnale che le gerarchie non sono stabili: in tal senso, il mercato potrebbe contribuire a cambiarle ulteriormente.
Andrea Frullanti
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