Essere i primi della classe, almeno in ambito locale, e coltivare questo orgoglio per alimentare l’onda della positività. Il Costone si presenta alla seconda fase di campionato alzando l’asticella con rinnovata e giustificata ambizione. Perché analizzando i fatti, i playoff sembrano un obiettivo decisamente alla portata dei gialloverdi.
LA FORMULA
In poule promozione si sfidano le migliori 6 dei due gironi (A
e B) al termine della prima fase di campionato. In totale sono 12 match di
andata e ritorno (si affrontano solo le squadre dell’altro gruppo portandosi
dietro i risultati degli scontri diretti della prima fase) che andranno a
delineare una classifica in cui le prime 8 si qualificano ai playoff. La post-season
si gioca con turni di quarti, semifinale e finale sempre al meglio delle 3
partite. Chi vince i playoff è promosso in B nazionale.
LA CLASSIFICA
Questa la situazione ai nastri di partenza:
Oleggio 18 punti; San Miniato 16; Lucca 14; Costone, Arezzo,
Borgomanero, Pavia 10; 7 Laghi Gazzada e Casale Monferrato 8; Empoli e Derthona
Basket Lab 6; Quarrata 4.
LE AVVERSARIE
Scoprire le nuove avversarie del Costone è un esercizio
interessante perché apre l’orizzonte a realtà virtuose e che hanno puntato
fortemente e con criterio sui giovani. Si prenda per esempio il caso Oleggio,
che si presenta al play-in gold con ben 18 punti. La squadra è allenata dall’ex
Mens Sana Michele Catalani (in doppio tesseramento con l’Olimpia Milano) e può
disporre di giocatori giovani ma già molto noti nel panorama cestistico
nazionale e internazionale (Lonati, Garavaglia e Suigo, solo per citare i
migliori tre realizzatori). A far da chioccia a questi ragazzi, con 45 anni
sulla carta d’identità, c’è anche Andrea Pilotti, che con la Mens Sana ha
giocato dal 1999 al 2002, alzando al cielo di Lione la Coppa Saporta.
Ma ci sono anche altre squadre che hanno un’impostazione decisamente orientata sui giovani: sono Derthona (squadra B di quella che milita in Serie A, miglior difesa del girone nella prima parte di stagione) e Borgomanero: unica eccezione in questo caso è Benzoni che, nonostante i 44 anni di età, continua ad essere il miglior realizzatore della squadra con circa 17 punti a partita.
Pavia, Casale Monferrato e Gazzada hanno un’impostazione più tradizionale con giocatori esperti e navigati. Pavia è una piazza importante che ogni anno parte per vincere o lottare per le posizioni di vertice, con i vari Smith, Hidalgo, Genovese e Carpani è una squadra in grado di accendere il pubblico pavese. Anche questo dettaglio non da poco, visto che stiamo parlando di una delle poche realtà che ha il tifo organizzato a sostenerla. Altro nome da Serie A è Casale Monferrato. Anche qui troviamo una vecchia conoscenza del basket italiano, quel Matteo Formenti (oggi 42 anni) che con la Dinamo Sassari ha vinto scudetto, Coppa Italia e Supercoppa.
Infine c’è il Basket 7 Laghi Gazzada, squadra esperta, dinamica e dall’indubbio talento con i vari Tannoia, Lovato e Pesenato. Gente che in questa categoria può fare la differenza in qualsiasi momento.
PROSPETTIVE
Il Costone parte dal 4° posto momentaneo in coabitazione con
Arezzo, Borgomanero e Pavia. La squadra di Belletti arriva con grande slancio
all’appuntamento con il play-in gold: i gialloverdi sembrano in grande fiducia,
nonostante le troppe sconfitte del mese di gennaio. Risultati negativi messi
definitivamente alle spalle grazie alla vittoria in casa della Mens Sana.
Solidità e consapevolezza, ma c'è anche qualcosa in più che testimonia l’ambizione costoniana: l’innesto di Sebastianelli al posto di Radchenko. Una mossa che ha conferito al Costone una maggiore qualità, soprattutto nelle scelte, oltre che profondità nel proprio roster. Sebastianelli è sì un giocatore atletico e fisico, ma anche un buonissimo tiratore ed un elemento che ha esperienza di questa e delle categorie superiori.
Insomma, è stato un vero colpo di mercato che fa crescere le credenziali costoniane in stagione. Senza considerare che Nasello e gli altri rappresentano un’assoluta garanzia in termini di esperienza e know how a queste latitudini. La società mantiene un profilo basso ma, sornione fino a un certo punto, il Costone può essere la rivelazione del play-in gold.
OBIETTIVI
Il Costone ha fisicità e talento per lottare fino in fondo. Anche nei playoff. Arriva al play-in gold con un percorso e una mentalità da grande, in cui ha sempre reagito ai risultati negativi e dove, alla fine, ha terminato la stagione regolare con il miglior attacco del girone (71.6, meglio anche della capolista San Miniato, 71.5).
È la mina vagante della poule promozione,
l’underdog in grado di sovvertire le gerarchie della vigilia. Anche perché dopo
essere stato preda nell’ultimo anno e mezzo, adesso il Costone diventa predatore.
Un ruolo che, almeno mentalmente, potrebbe giocare a favore dei gialloverdi per
farsi largo e raggiungere i playoff. Entrare nelle prime 8 sembra un qualcosa
alla portata dei gialloverdi. Il Costone può farlo cercando di incutere anche più
di un timore agli avversari.
Andrea Frullanti
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