mercoledì 5 febbraio 2025

Guida alla 2ªfase: formula, griglia di partenza, avversarie e prospettive di Mens Sana e Virtus

Per correr miglior acque alza le vele

omai la navicella del mio ingegno,

che lascia dietro a sé mar sì crudele;

e canterò di quel secondo regno

dove l’umano spirito si purga

e di salire al ciel diventa degno.

Dante Alighieri (Purgatorio I, 1-6)

È giunto il momento, seppur con meno poesia, di addentrarsi nel “secondo regno”. Non è play-in ma poule salvezza. In ogni caso, cambia poco: Mens Sana e Virtus hanno di fronte a sé un percorso insidioso e in salita ma che va affrontato con fiducia e consapevolezza se si vuole «salire alle stelle».

 

LA FORMULA

Le regole del gioco sono ormai note. Nella poule salvezza troviamo le squadre che non si sono qualificate alla top-6 del proprio girone. Dopo i canonici match di andata-ritorno contro le squadre provenienti dall’altro girone, la classifica finale salva le prime 3 e retrocede direttamente in C l’ultima classificata. Le altre, quindi dal 4° all’11° posto, affrontano i playout: doppio turno al meglio delle tre partite. Le due squadre che perdono entrambi i turni sono retrocesse. 


LA GRIGLIA DI PARTENZA

Oramai arcinota anche la classifica di partenza:  
Don Bosco Crocetta 16 punti; Mens Sana 14; Virtus, Spezia, Legnaia e Campus Varese 12; Gallarate, Collegno e Genova 10; Cecina 6; Castelfiorentino 4; Serravalle 2.


LE AVVERSARIE

Tre squadre giovanissime, tre squadre più esperte e navigate. Almeno nelle impostazioni di base c’è un sostanziale equilibrio in quelle che sono le caratteristiche dei nuovi avversari sul cammino di Mens Sana e Virtus. Tra tutte spicca Gallarate, potenziale crack del girone: stiamo parlando di una squadra che, a inizio anno, era stata costruita per vincere ma che poi è stata autrice di una prima parte di stagione decisamente al di sotto delle aspettative. Però, un gruppo che può contare sui vari Bloise, Mercante, Fioravanti e Molteni, solo per citarne alcuni, ha tutte le carte in regola per cercare di risalire la classifica.

Con un’impostazione decisamente più incentrata sui giovani c’è Campus Varese che ha visto sfumare la qualificazione al play-in gold in extremis: ha perso alla penultima giornata a Torino contro il Don Bosco Crocetta ed è stata poi condannata alla poule salvezza dalla vittoria dei piemontesi a Genova nell’ultimo turno. Per Varese il best scorer è Assui, 19 primavere ed oltre 24 punti di media a partita.

Tutti da scoprire ma entrambi ricchi di under anche i roster di Crocetta e Collegno. A livello generale, ma il campo è sempre pronto a procurare elementi di smentita, sembrano leggermente più indietro Genova e Serravalle, squadre che hanno puntato su “vecchi lupi di mare” che però, fino a questo momento, hanno fatto molta fatica a tenere il passo degli avversari. Vietato però sottovalutarle o non considerare le insidie che questi “volponi” possono mettere sul parquet.


LE PROSPETTIVE

Al di là dei punti in classifica, sono altri i fattori da valutare per i nuovi campionati che di fatto partono per Mens Sana e Virtus. In particolar modo per la Mens Sana che, in primo luogo, deve mettersi alle spalle la delusione per come è sfumato il play-in gold, senza recriminare sul passato, ma cercando di mettere un punto e andare a capo. Solo così si può evitare un pericoloso contraccolpo psicologico, che non aiuterebbe in questa fase di stagione. Magari con l’aiuto di un innesto dal mercato, visto che c’è da giocare per la salvezza adesso e c’è da farlo senza Neri. La poule salvezza parte da un secondo posto di tutto rispetto: una posizione da difendere, così come i punti che separano i biancoverdi dagli inseguitori. Potenzialità per farlo ce ne sono, occorre essere ancora di più focalizzati sull’obiettivo.

La Virtus dovrà sgomitare di più per emergere, se non altro perché parte alla pari con altre 3 squadre. C’è poi da superare lo spavento per il brutto infortunio occorso a Braccagni nell’ultimo turno e fare i conti con un’infermeria tutt’oggi molto affollata con gli acciacchi registrati nell’ultimo periodo da Bartoletti e Joksmovic. Capire come supereranno queste noie fisiche sarà importantissimo per determinare le prospettive stagionali virtussine. 


GLI OBIETTIVI

L’obiettivo comune che unisce il destino di di Mens Sana e Virtus è piuttosto semplice da individuare: la salvezza. Un target alla portata di entrambe se si guarda a come si parte (Mens Sana) e al potenziale di squadra sin qui in parte inespresso (Virtus). 

Ovvio che occorrerà partire bene subito: è molto importante evitare i play-out dove poi il rischio che subentri la paura può diventare un grosso pericolo, specie a livello emotivo. Senza considerare che anche Cecina, da dietro, vorrà rimettere insieme i cocci di una stagione piuttosto rovinosa per ora. Quindi vietato star troppo a tergiversare: i punti che servono vanno fatti al più presto possibile. 


Andrea Frullanti



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19 maggio 1973 

 

 


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