Mercoledì è stato offerto, giovedì la chiusura della trattativa, venerdì l'arrivo in città e sabato l'esordio a Serravalle. L'uomo con cui la Mens Sana chiude l'organico e il mercato, sul gong del 28 febbraio, è Nikola Ivanaj, guardia-ala classe 2000 nato a Varese, dove ha fatto le giovanili, da cinque anni nazionale albanese in virtù della doppia cittadinanza.
Se non fosse emersa questa pista nelle ultime ore, giorni di setaccio - tra chi non è stato liberato e chi per qualche motivo non convinceva al 100 per cento - avevano comunque portato a individuare un altro profilo, noto.
E invece è arrivato Nikola: avrà pesato, è logico immaginare, la consapevolezza di Reggio Calabria di essere abbastanza profonda per liberarlo, e la serenità di non avere esattamente l'urgenza di cercare la promozione in B1, pur avendo vinto per distacco il proprio girone di B2. E invece è arrivato Nikola, che fa il paio con Jokic (...) tra le aggiunte in corsa della Mens Sana: si sono incrociati a Varese per qualche stagione, ma non hanno mai giocato insieme, visti i tre anni di differenza.
Si parla di un investimento che su base stagionale sarebbe stato al livello dei top dell'organico, ma declinato invece solo su pochi mesi di stagione e senza dover spendere né di parametro né di buyout, rientra nelle pieghe di budget rimasto disponibile quando, al momento di prendere un lungo, la scelta di Jokic rispetto ad altri profili aveva permesso di lasciare delle riserve a cui si è attinto serenamente adesso. Non era in programma di farlo, se la perdita fino a fine stagione di Matteo Neri non avesse aperto il buco che oggi Ivanaj arriva a riempire.
E probabilmente non sarebbe stato previsto di farlo se la Mens Sana avesse fatto la poule promozione, nel cui caso l'idea era buttare dentro alcuni dei ragazzi, da Calviani a Masini, per valutarli in chiave futura come elementi che possano chiudere il roster. Trovarsi invece in poule salvezza - e trovarcisi dopo alcune partite con visibili problemi difensivi e/o incapacità di mantenere i vantaggi acquisiti, con ancora dieci partite davanti e con concorrenti di classifica che risalgono forte - ha spinto alla decisione di non lasciare niente di intentato, anche per cautelarsi nel caso in cui qualcuno dovesse fermarsi, ed è una situazione in cui non ci si può permettere di farsi trovare corti.
Anche auspicabilmente in assenza di sventure, è vero che Ivanaj occupa figurativamente lo slot di Neri, e con lo staff l'idea è stata di intervenire proprio in quella posizione in cui non poter contare su Matteo ha evidenziato soprattutto di recente lacune e difficoltà difensive contro avversari di un certo tipo: Nikola porta un corpo da 195 centimetri abbondanti e ben piazzato, oltre a una certa attitudine difensiva naturale. Ma aver avuto Neri così poco (e comunque solo per pochi lampi con l'efficacia che tutti gli riconoscono) rende Nikola di fatto un uomo in più nelle rotazioni a cui fare spazio adesso: d'altra parte le occasioni per godersi il finale di stagione sono state mancate, e a questo punto c'è una diversa situazione con cui fare tutti i conti.
Pur non essendo un "4", Ivanaj è un giocatore più grosso di Pucci e che ha maggior propensione di Pucci ad attaccare il ferro. Ma non è necessariamente un'alternativa a Pucci, possono anche giocare insieme, offrendo com'era con Neri e forse anche di più la possibilità di schierarsi più sistematicamente con quattro piccoli, in quei minuti in cui Jokic (che sta dando molto in termini di impatto e atletismo) e Prosek non sono in campo insieme. Non squisitamente un creatore dal palleggio, porta tiro da tre, ma preferisce il palleggio, arresto e tiro, con un'attitudine al gioco spalle a canestro dettata anche dalla taglia: uomo da doppia cifra quest'anno in una big come Reggio e da oltre 15 punti di media l'anno scorso in categoria a Gazzada, sugli esterni aggiunge profondità e quella pericolosità che può servire a sbrogliare la matassa nei momenti di attacco troppo ingessato o a giochi rotti.
E' una mossa per il presente ma senza privarsi di una vista sul futuro. E' un'idea, forse di più: Ivanaj ha un'opzione per la prossima stagione, senza cioè vincolarsi già da oggi, e in questi mesi può giocarsi la possibilità di restare anche l'anno venturo. Se cioè conferma quello che ha sempre fatto in carriera, potrebbe esserci l'interesse ad andare avanti insieme, perché ha le caratteristiche per sposarsi con un'idea migliorativa di roster per l'anno prossimo. Anche in questo caso non necessariamente in alternativa a Neri. Ma quello è un altro capitolo su cui si potrà ragionare solo a freddo, una volta chiarita l'incognita del suo completo recupero fisico.
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