Quando vincere è l’unica cosa che conta. La celebre frase di Giampiero Boniperti si presta alla perfezione per descrivere il primo incontro del 2025 della Mens Sana e per delineare le prospettive delle terribili “last-5” che attendono i biancoverdi: Lucca fuori, Virtus e Quarrata in casa, Empoli in trasferta e ultima ancora in viale Sclavo contro il Costone. 5 partite per difendere l’attuale posizione in classifica, il sesto posto, l’ultimo utile per entrare in poule promozione.
LA CHIAVE
Contro Castelfiorentino non è stata una Mens Sana brillante come
ci si poteva attendere alla vigilia. Ma si sa, il primo match dopo la sosta può
sempre riservare delle sorprese. Così effettivamente è stato con una Mens Sana
che ha dovuto riprendere in mano le redini di una partita che ha rischiato di scivolarle
delle mani per effetto del parzialone castellano (13-0) che ha riaperto il
match nella prima metà dell’ultimo periodo. Nei restanti 5’ la risposta è stata
un 18-9 che ha rimesso le cose a posto.
Sarebbe stato un peccato perdere, visti i risultati maturati sugli altri campi e considerando anche il fatto che la Mens Sana, numeri alla mano, ha giocato meglio di Castelfiorentino: 41.3% dal campo contro il 38% degli ospiti, 42-35 il conto dei rimbalzi, propiziando 21 palle perse degli avversari. Dati confortanti ma che da soli non bastano. Contro i prossimi avversari servirà qualcosa in più.
IL PROTAGONISTA
Sul campo, il match con Castelfiorentino ha confermato la
leadership tecnica di Prosek e Tognazzi. Sono gli unici 2 in doppia cifra per la
Mens Sana: il primo è stato autore dell’ennesima doppia doppia stagionale con 16
punti e 11 rimbalzi; l’altro ne ha messi a segno 17, tra cui un sempre
importante 7/7 dalla lunetta. Ciò nonostante i nomi più chiacchierati sono
stati quelli di Neri, rientrato dopo il lungo stop e autore di una buona prova
nel suo complesso (9 punti in 18’ di impiego) e quello di Balsa Jokic, il nuovo innesto del roster biancoverde. Profilo e skill sembrano
delineate così come le dinamiche che hanno portato alla scelta del montenegrino.
Del resto, entrando in una fase così delicata e decisiva dell’annata, serviva benzina
nuova e fresca nel motore, quantomeno per allungare le rotazioni senza
sconvolgere gerarchie note di cui sopra.
LA PROSPETTIVA
Il campionato emetterà ben presto le sue prime sentenze in merito di qualificazioni alla seconda fase: è sicura di essere tra le prime 6 San Miniato (battendo ieri Quarrata ha certificato il doppio vantaggio nei confronti degli stessi pistoiesi, distanti 10 punti e attualmente settimi) mentre a Lucca manca solo la matematica che potrebbe arrivare se battesse la Mens Sana nella prossima partita (ma anche se Quarrata non vincesse a Castelfiorentino).
Basta questo per capire la difficoltà, assoluta, che attende la squadra di coach Paolo Betti nel prossimo incontro. Senza guardare oltre agli altri scontri diretti che si prospettano nell’orizzonte mensanino (Virtus e Quarrata), c’è subito un incontro in cui la posta in palio è massima. Del resto, stante la formula del campionato, quale incontro non è potenzialmente decisivo? Occorrerà affilare le proprie armi, siamo alla fine della prima fase ma, di fatto, la seconda comincia già adesso. A prescindere dalla classifica, è presto per guardarla. Come dicevamo, adesso, l'unica cosa che conta è fare risultato.
Andrea Frullanti
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