martedì 21 gennaio 2025

Basket City: Le recriminazioni Costone, i rimpianti Virtus. Anche in chiave seconda fase

Si mastica amaro in casa Virtus, così come al Costone. Le sconfitte con Mens Sana e San Miniato sono difficili da buttar giù per entrambi gli ambienti che, adesso, devono fare solo una cosa: resettare e ripartire. I rossoblù per capire il destino che li attende e, con molte probabilità, come affrontare al meglio la poule salvezza. A Montarioso per scacciare via un po’ di malumori: da quando si dice che mancano solo due punti per la poule promozione, ai gialloverdi sta succedendo un po’ di tutto, come in occasione della sconfitta con San Miniato al PalaOrlandi.

 

QUI VIRTUS

Il ko subito in viale Sclavo condannerà con molta probabilità la Virtus a giocare per la salvezza nella seconda fase del campionato. Insieme a lei ci sarà quasi sicuramente anche Cecina, battuta a sorpresa da Legnaia nell’ultimo turno. Virtus e Cecina sono due squadre che nessuno si aspettava lì a questo punto della stagione e che, adesso, aspettano solo che la matematica certifichi la loro destinazione. Il tutto alla viglia dello scontro diretto del PalaCorsoni.

Facendo però un passo indietro, e alla sconfitta con la Mens Sana, si può dire che la partita è stata persa per dettagli. Troppi i liberi sbagliati, 20/31 la statistica finale, a indicare le troppe occasioni lasciate per strada dai ragazzi di Evangelisti. Che hanno perso anche la sfida a rimbalzo. Pochi ma importanti elementi che hanno fatto pendere l’ago della bilancia in favore della Mens Sana e che hanno acceso i riflettori su una Virtus più corta rispetto ai biancoverdi, specie dopo la partenza di Dal Maso: i problemi di falli di Joksimovic hanno condizionato anche un Gianoli (comunque super positivo con i suoi 18 punti), facendolo arrivare più stanco alla volata finale.

Si attende adesso di scoprire chi sarà il rinforzo tanto chiacchierato che arriverà dal mercato. Non sarà Kevin Cusenza, nome circolato nell’ambiente in maniera fin troppo insistente la settimana scorsa. La scelta potrebbe andare su un giocatore che non sconvolga le gerarchie ma che possa comunque dare una mano al settore lunghi dove Gianoli, Olleia e Joksimovic hanno bisogno di un ulteriore sparring partner per ruotare, riprendere energie durante gli incontri, ma anche per offrire a coach Evangelisti ulteriori opportunità tattiche.

 

QUI COSTONE

C’è grande rabbia in casa Costone. La sconfitta con San Miniato è stata per certi versi inaspettata, specie per ciò che aveva fatto emergere il match per più di 3 quarti di partita: cioè un Costone attento e preciso in difesa, in grado di impedire alle bocche da fuoco sanminiatesi di accendersi. La vittoria sembrava cosa fatta dopo che la squadra di coach Belletti aveva toccato il +15 a poco più di 6 minuti dalla fine. Ma lì la pazzia di San Miniato ha ribaltato il match, con tiri forzati, presi anche da distanze siderali (su cui le difese fanno molta fatica ad adeguarsi) e con un rocambolesco quanto beffardo finale.

Le attenzioni vanno tutte sul fallo finale sanzionato a Bastone in uscita su Menconi mentre questi si prendeva l’ultimo tiro da 3. I liberi trasformati dall’ex Mens Sana hanno fissato il risultato sul definitivo 76-73, mentre in casa Costone esplodeva la rabbia (manifestata anche sui social da coach Belletti, così come in un’intervista post-gara del dg Naldini) per la gamba allargata di Menconi sull’uscita di Bastone che ha portato al fallo finale così come per altri fischi da parte degli arbitri nell’ultimo periodo.

Lecito manifestare il proprio dissenso, logico far emergere ciò che non torna. Anche se, dopo aver alzato la voce, è bene che la squadra torni a essere concentrata su cosa c’è da fare. La trasferta di Castelfiorentino, sulla carta agevole, è un’occasione da non perdere per centrare la qualificazione alla poule promozione. Una volta raggiunto quel risultato, il Costone potrà sicuramente ripartire. Con maggiore tranquillità, dote che forse ha lasciato spazio a un po’ di frenesia nell’ultimo periodo, e ancora più convinzione.


Andrea Frullanti



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19 maggio 1973 

 

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