Un netto passo indietro rispetto alle precedenti due uscite ed una sconfitta che fa male, che sa di beffa, specie per come è maturata. È stato un turno infrasettimanale avaro di soddisfazioni per Virtus e Costone che si presentano all’ultimo turno infrasettimanale avendo, per l’ennesima volta in stagione, qualcosa da dimostrare. Un discorso forse più presente in via Vivaldi che a Montarioso.
QUI VIRTUS
Perdere a Quarrata ci sta, non è questo il punto. La
questione è che dopo due vittorie che sembravano aver sembrato un deciso cambio
di rotta nel cammino stagionale rossoblù, si è rincappati in un altro match dove
si è sempre stati costretti a inseguire, senza trovare ritmo e fluidità in
attacco e dove il passivo finale, -27, è un fardello pesante da portarsi dietro
verso l’ultima giornata del girone di andata.
Non tanto perché Spezia non sia avversario alla portata della Virtus, tutt’altro (sebbene i liguri siano reduci dal +11 a una Cecina ormai in caduta libera). La Virtus oggi non può più permettersi passi falsi. Nonostante una classifica cortissima, con 9 squadre nel giro di 6 punti, essere già a -4 dalle prime 6 posizioni obbliga i rossoblù a vincere. Ed è ben noto quanto la pressione possa aumentare quando non si hanno alternative alla vittoria.
Del resto quello con Spezia è uno scontro diretto, come pressoché tutti gli incontri in calendario. Fallire contro Spezia obbligherebbe la Virtus a dover impostare una seconda metà di regular season di rincorsa e di rimonta. Ma anche in netta salita…
QUI COSTONE
Si allunga invece la serie negativa del Costone fuori casa. Se
al PalaOrlandi i gialloverdi fin qui non hanno mai perso, a Lucca è arrivato il
quarto ko esterno di fila. Un risultato che fa male perché in almeno un paio di
occasioni il Costone aveva avuto l’opportunità di chiudere l’incontro ma si è
visto fatalmente rimontare. È successo nel terzo quarto, quando i gialloverdi
avevano toccato il +10, è successo poi nell’ultimo periodo quando dal 66-59
Costone si è arrivati al 71-69 Lucca negli ultimi 4’: un parziale di 12-5 che ha deciso l’incontro in maniera fatale per il Costone.
Anche in questo caso, nessun dramma. Lucca è squadra forte ed ha spiccate caratteristiche che l’hanno portata con merito in vetta alla classifica, insieme ad Empoli e San Miniato. Però è anche vero che quella posizione, per come è stato l’andamento del PalaTagliate, poteva essere occupata dal Costone. Dando non pochi entusiasmi all’ambiente gialloverde.
Oltre a questo la partita ha lasciato qualche strascico. In primo luogo la squalifica comminata a coach Belletti, 2 giornate, per le sue rimostranze nei confronti degli arbitri a fine partita. Una decisione, quella del giudice sportivo, che impedirà al tecnico gialloverde di sedere in panchina nel prossimo match (il regolamento infatti vieta di commutare le squalifiche per più di una giornata in ammenda). Da capire chi sarà nel ruolo di capo allenatore.
Però: vietato alimentare rimpianti. Specie alla vigilia del match con la Mens Sana: partita sentita come nessun’altra e che, forse proprio per questo, rappresenta l’occasione di una nuova occasione di riscatto casalingo dopo un passo falso esterno. Fino a questo punto il Costone ha sempre colto queste occasioni: la “rivalità” con la Mens Sana è un motivo in più per farlo anche questa volta.
Andrea Frullanti
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