La vittoria sulla Mens Sana a suggellare un girone di andata senza sconfitte interne e una classifica che sorride in maniera splendida. Anzi, il bilancio poteva essere ancora più positivo senza le beffarde sconfitte a San Miniato e Lucca. È un Costone decisamente lanciato quello che ha portato a termine la prima parte di stagione con il 66-58 sulla Mens Sana. Lo stesso non si può dire invece sulla Virtus, ancora alle prese con gravi ed evidenti problemi di tenuta e continuità.
QUI COSTONE
C’è ancora grande euforia a Montarioso per il successo riportato
sulla Mens Sana. Una vittoria importante e sofferta, come mai era successo al
PalaOrlandi in stagione. La Mens Sana è stata l’unica squadra a sorprendere il Costone
sul piano fisico, tenendo botta all’impatto dei gialloverdi specialmente nei
primi 20’ di partita.
Poi però è venuta fuori la maggior esperienza di un Costone bravo a scrollarsi di dosso le tensioni nell’intervallo lungo ed ad inaugurare il secondo tempo con il break che poi ha permesso a Bruttini e soci di riprendere l’inerzia del match. Perché nonostante la partita fosse molto equilibrata, il Costone ha dato l’impressione di avere qualcosa in più, specie sul piano mentale. Il Costone è stato di fatto più lucido e sagace, colpendo dove doveva colpire e mascherando molto meglio dei mensanini i contatti fisici che, in un match del genere, si moltiplicavano ad ogni azione.
E poi c'è il solito Nasello, giocatore fuori categoria che, coi suoi 20 punti a referto, in una partita in cui entrambi gli attacchi facevano fatica, ha trovato il modo di essere decisivo. Come quasi sempre gli capita quando il Costone vince. Cioè sempre fin qui al PalaOrlandi. Un'imbattibilità preziosa perché, in un campionato così incerto, poter contare su questo rendimento interno è una mezza ipoteca (forse qualcosa in più) per un posto tra le prime 6.
Una vittoria dell’esperienza. Non è un caso che tra i protagonisti c’è un Gigi Bruttini, 11 preziosissimi punti per lui (quelli che di fatto hanno deciso il match) recordman assoluto di presenze in confronti cittadini. 14 le sue sfide alla Mens Sana, 11 quelle nei derby con la Virtus: totale 25, un primo posto in classifica in questa speciale graduatoria davanti a un “mostro sacro” del basket senese, quale Alessandro Cappelli (23 presenze, tra Virtus e Mens Sana).
QUI VIRTUS
Se il Costone ha impiegato un tempo per trovare il bandolo
della matassa contro la Mens Sana, la Virtus ancora deve trovare una giusta via
che le permetta di essere più costante e, quindi, incisiva. La partita con Spezia
è stata la sintesi del girone di andata rossoblù: partenza incerta, poi la
rimonta, il sorpasso e infine un nuovo crollo con tanti errori banali e gratuiti
che hanno spianato la strada della vittoria ai liguri.
Così come sulle montagne russe è stato il girone di andata della Virtus, chiuso con un record di 4 vittorie e 7 sconfitte. Un bilancio che non può rendere felice nessuno in via Vivaldi. Il girone di ritorno è una nuova occasione di ripartenza, l’ennesima di questa stagione. La classifica resta cortissima, quindi ancora tutto è possibile. Ma con il ritardo accumulato, -4 punti dalle prime 7, la strada è decisamente in salita.
Andrea Frullanti
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