Ultimo derby stagionale, sempre che non si proponga un
accoppiamento analogo nel primo turno dei playoff (e sembrano esserci buone
premesse perché ciò accada). Costone e Virtus in campo per la sesta
stracittadina: finora chi ha giocato in casa è 5-0.
PER CHI VALE – Aridaje, tocca utilizzare la solita frasaccia
fatta: ‘per entrambe vale moltissimo’. Ma è effettivamente così: la Virtus, per
cui ormai sembra sfumata ogni possibilità di entrare fra le prime quattro, deve
consolidare almeno la sesta posizione dall’assalto di Arezzo (che le ha
mangiato otto punti di distacco in meno di un mese), casella da cui potrebbe
fregiarsi del fattore campo a favore sia nel primo turno sia nell’eventuale
finale playoff. Il Costone deve ancora lottare per validare il suo piazzamento
tra le prime dodici; il recupero tra Mens Sana e Altopascio ha modificato la
classifica nelle parti basse, il confronto diretto con i rosablù fra due
settimane potrebbe risultare decisivo per l’apparizione nella postseason.
L’ANDATA – Non ci fu grande storia. Il Costone arrivava dal
fresco esonero di Fattorini, non ancora sostituito da Ricci (il cui ingaggio fu
ufficializzato nelle ore successive al derby) ma per la circostanza da Terrosi
in qualità di giocatore/allenatore. La Virtus vecchia versione, con Cacciatori
e Caridi (e Franceschini) ma senza Paunovic, Dal Maso e Laffitte (e Lasi),
prese il sopravvento nel secondo periodo, con un parziale di 32-14, per poi
gestire comodamente l’ampio margine nel resto della gara.
CHI ARRIVA MEGLIO – L’ago della bilancia pende dalla parte
del Costone.
La Virtus arriva decisamente male: dal +14 a sei minuti dal
termine della sfida con la Mens Sana si è spenta la luce al punto che si è
arrivati all’avvicendamento in panchina. I ko di viale Sclavo e quello senza
combattimento di Legnaia, uniti ai due casalinghi sul filo di lana con Spezia e
Quarrata, hanno azzoppato la corsa verso i primi quattro posti. Da quando è
arrivato il cambiamento ufficiale di formula (il 9 marzo) Olleia e compagni non
hanno ottenuto alcun successo, un ruolino di marcia ai livelli delle derelitte
Synergy e Don Bosco.
Il Costone arriva da una sconfitta preventivabile, a Cecina,
dove ha giocato priva dei suoi due uomini migliori, Bruttini e Ondo Mengue. Una
battuta d’arresto che era stata preceduta da due partite non certo proibitive
(Valdisieve e Don Bosco) nelle quali comunque si era fatto il necessario, cioè
incamerare la parte buona del referto. Al netto dei problemi fisici (mancava
anche Pisoni), la truppa gialloverde vive un momento sicuramente di minore
inquietudine rispetto ai rivali di giornata. E ha quel pizzico di urgenza in
più di fare risultato che potrebbe essere una chiave importante.
Stefano Salvadori
I NOSTRI PRONOSTICI
Francesco Anichini 112-107
Andrea Frullanti 71-76
Andrea Frullanti 71-76
Andrea Monciatti 66-69
Giuseppe Nigro 85-68
Stefano Salvadori 65-63
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