Si è concluso il girone di andata del campionato di Serie C Gold e le tre senesi sono arrivate al giro di boa con animi decisamente contrastanti, soprattutto alla luce dei risultati riportati nell’ultimo periodo. Viaggia sulle ali dell’entusiasmo la Virtus, trend in deciso rialzo anche per il Costone mentre la Mens Sana si lecca le ferite e recrimina. E non poco.
QUI MENS SANA
Quella con Castelfiorentino è la quarta sconfitta consecutiva per i biancoverdi, anche questa molto simile alle precedenti. Cioè con una prima metà di incontro giocata benissimo e condotta sempre, nell’inerzia e nel punteggio, vanificata poi da un secondo tempo opposto rispetto al primo. A far crescere il carico di rimpianti e recriminazione il carico di infortuni di Castelfiorentino, già priva di Corbinelli e Cosimo Lazzeri dall’inizio e colpita durante il match dagli infortuni di Alessandro Nepi (il “figliol prodigo” del basket senese) e Cantagalli.
A quel punto coach Angiolini ha fatto forse l’unica cosa che potesse fare: mettersi a zona e sperare di ricucire il gap. Detto fatto: nel secondo tempo la Mens Sana è andata letteralmente a sbattere sulla 2-3 di Castelfiorentino, affidandosi a una circolazione di palla troppo lenta che non smuoveva la difesa castellana. I tiri presi dall’arco, troppi, sono risultati quasi tutti senza ritmo o affidate a estemporanee iniziative personali che non hanno dato frutti. Anche perché la Mens Sana è squadra di sistema e non di individualità.
Il risultato: appena 20 punti messi a segno in tutto il secondo tempo. A cui si devono aggiungere i 10 errori dalla lunetta in tutta la partita. Troppo poco per poter sperare di portare a casa la vittoria. Contro chiunque, non solo contro la capolista.
È chiaro che gli ultimi risultati hanno affossato un po’ gli entusiasmi mensanini, contro Castello riaccesi anche del rientro di Vittorio Tognazzi. Il giocatore non può ancora essere nella migliore condizione ma è anche forse l’unico in grado, tra quelli a disposizione di coach Binella, di attaccare dal palleggio le difese schierate e creare vantaggio dall’uno contro uno. Caratteristiche non secondarie per cercare di scardinare le zone avversarie…
QUI COSTONE
Due vittorie di fila e una ritrovata fiducia nei propri mezzi: la cura Ricci sembra funzionare al Costone. O quantomeno la sensazione è che inizi a dare i primi frutti. Contro la Synergy è arrivata una vittoria tanto sudata quanto importante per la squadra della Piaggia: i valdarnesi infatti hanno confermato il loro ottimo momento e, dopo aver fatto lo sgambetto a Prato e Quarrata, ci hanno provato anche con il Costone.
Per i gialloverdi c’è voluta tutta la classe delle proprie individualità: i 27 punti di Bruttini, i 20 di Ondo Mengue e i 17 di Banchi sono anche il segnale che coach Ricci sta cercando di dare un’impronta chiara all’identità costoniana ristabilendo nuove gerarchie nel gruppo. Soprattutto dal punto di vista della responsabilità.
Buone cose si sono viste, a sprazzi, anche dall’ultimo arrivato Mateja Maksimovic: ancora alle prese con il suo inserimento, la presenza della comboguard proveniente da Ostuni rappresenta comunque un fattore importante per allungare le rotazioni sul settore esterni dove, tra le altre cose, si è rivisto in campo un Terrosi sulla via del definitivo recupero.
QUI VIRTUS
Assolutamente inseriti nei meccanismi e negli ingranaggi di squadra sono Dal Maso e Paunovic. Sorride infatti la Virtus che, in casa di Valdisieve, ha calato la cinquina lanciandosi con grandi credenziali nella lotta per la promozione diretta. La squadra di coach Franceschini è forse quella che, dopo la Mens Sana, deve registrare i maggiori rimpianti per la mancata vittoria biancoverde contro Castelfiorentino: il passo falso dei castellani avrebbe accorciato la classifica e riaperto ulteriormente i giochi per le primissime posizioni.
In ogni modo la Virtus è assolutamente in ballo. Insieme a lei se la giocano Castelfiorentino, Cecina, Prato, Spezia e Legnaia. Sei squadre divise in sei punti e in lotta per i tre posti che assegnano la promozione diretta. Difficile delineare un’ipotetica griglia di partenza per il girone di ritorno, pressoché impossibile azzardare qualsiasi pronostico.
Facciamo alcuni esempi: Castello è prima ma quale impatto avranno gli infortuni sul suo cammino? Cecina farà registrare altri passi falsi? Quanto si è rinforzata Spezia con Seskus? Prato terrà ancora il passo delle prime? E Legnaia continuerà a macinare avversari a questi ritmi (i fiorentini hanno una striscia aperta di 6 vittorie consecutive)? In questo contesto si inserisce il “nuovo” campionato della Virtus: un girone di ritorno che parte di rincorsa ma anche, come già detto, sulla scia di risultati che danno fiducia e conferiscono grande ottimismo a tutto l’ambiente rossoblù.
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