Poteva essere il giorno dell’aggancio
in classifica alla Virtus, invece è arrivata una sconfitta beffarda che non
permette di fare un bel passettino in avanti in graduatoria. Lucca piega la Mens
Sana 70-65 nel finale in volata e si riavvicina alla ‘zona playoff’. Zona dove
era deputata a stare in sede di pronostico, ma dove per un motivo o per l’altro
non è mai entrata in questo primo terzo di campionato.
Per i biancoverdi il
rimpianto è quello di non aver capitalizzato i due momenti migliori della
partita: i primissimi minuti, con circolazione della palla e selezione dei tiri
efficace ma qualche distrazione di troppo in difesa, e l’avvio di secondo
periodo, quando si era raggiunto un discreto gruzzoletto di nove lunghezze di
margine salvo vedere gli avversari rientrare ancora prima del riposo.
ROTAZIONI - 41 punti nel primo
tempo, 24 nel secondo. Ricorda qualcosa? Le proporzioni sono più o meno le
stesse del derby con la Virtus, quando furono 42 nei primi venti minuti e 22
nella restante metà di gara. È un problema di rotazioni limitate? Può essere
una chiave di lettura. Pannini non è ancora disponibile, Sabia ha avuto quasi
più falli che minuti (tre penalità in quattro minuti scarsi), si è visto in
campo anche Bovo, ma alla fine la coperta è corta. Di fatto ora come ora si
gira in sette uomini, col rischio di arrivare alle fasi cruciali della partita con
le energie che scarseggiano.
Fasi cruciali in cui la qualità dell’esecuzione
offensiva scende mano a mano che ci si appropinqua al traguardo. Dopo il sorpasso
Bcl firmato dalla tripla di Tempestini, i tre possessi successivi biancoverdi non
sono andati a punti; errore dalla lunga distanza di Bacci, infrazione di 14
secondi in uscita da timeout, pesantissimo 0/2 dalla lunetta di Iozzi, in
genere molto affidabile a cronometro fermo.
LIBERI – Ecco, i liberi, una delle piaghe
della passata stagione che ogni tanto si ripresenta. L’8/14 finale, di per sé non
obbrobrioso, fa specie soprattutto paragonato al 19/20 degli avversari,
praticamente infallibili dalla lunetta. Tanto per infierire, dal primo e unico
errore, di Tempestini sul 68-65, è arrivato il rimbalzo offensivo trasformato
in un altro 2/2 dalla lunetta da parte dell’ex Del Debbio.
E così si resta nella ‘parte destra’
della classifica, sempre in orbita playoff, cui si accede fino all’undicesimo
posto, ma con il sapore amaro di un’occasione mancata.
C'è un rimescolamento dei valori? No, però la forbice tra big e squadre meno attrezzate in questo turno sembra essersi leggermente ridotta. Con l'eccezione della sfida tra Prato e Valdisieve, vinta dai primi in campo esterno con uno scarto di 42 punti.
IL PROSSIMO TURNO – Spicca la sfida
tra Castelfiorentino e Agliana, entrambe reduci da quattro vittorie in fila. Ghiotta opportunità di riscatto per
la Mens Sana (in casa con Synergy), impegni decisamente più proibitivi per
Virtus, a Quarrata, e Costone, tra le mura amiche con Cecina.
Stefano Salvadori
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