Vittorie importanti, seppur per motivi diversi, per Mens Sana e Costone. Una sconfitta onorevole ma che deve far riflettere la Virtus. Il primo turno infrasettimanale di campionato si può sintetizzare agilmente così, con tutti i pro e i contro del caso.
QUI MENS SANA
Vince e convince la Mens Sana che, contro Altopascio, ritorna a fare punti dopo i due ko con Cecina e Virtus. E diciamolo: serviva una vittoria per certificare i progressi sin qui fatti dal collettivo biancoverde. Perché sì, belle le prestazioni con Cecina e (in parte) con la Virtus, ma se non fai punti rischi di entrare in un trip da “vorrei ma non posso” che non aiuta il morale.
Sul piano tecnico, dominante Buca con le sue 22 realizzazioni, oltre che con giocate che di fatto hanno indirizzato e chiuso la partita: leggasi caricare di falli Salazar e chiudere l’incontro nel finale dopo la reazione d’orgoglio di Altopascio. Molto bene anche Benincasa e Menconi in cabina di regia, con i rispettivi 13 e 12 punti messi a referto: in attesa dei rientri di Pannini e Tognazzi è a loro che sono affidate le chiavi della squadra. Il gioco in pick’n roll della Mens Sana sta crescendo, a garanzia ulteriore dell’identità di squadra e della solidità che coach Binella è riuscito a dare ai suoi.
Contro Altopascio sfruttata poi anche una serata storta e nervosa della squadra ospite, sovracaricata di falli (e di tecnici) e deragliata alla prima spallata mensanina. Il nervosismo finale è testimonianza tangibile di questa frustrazione. Ecco, semmai può iniziare a diventare stucchevole vedere sempre il pubblico prendersela con gli avversari (anche sui social nel post partita, aggiungiamo). Ok, ci possono essere stati atteggiamenti provocatori e non simpatici. Però, in un palazzetto dove sono passati i Ginobili, i Garbajosa, i Langdon, i Bodiroga, gli Spanoulis e i Diamantidis (solo per citarne alcuni), la categoria non deve far dimenticare cosa è la Mens Sana, da dove si viene e il proprio livello. Tanto per regolarsi e capire con chi vale la pena confondersi e chi no: per vivere questa C Gold, da fare solo per far crescere i giovani e non per vincerla, con la dignità di chi ha una storia, senza che calarsi nella categoria debba significare abbassarsi al livello di provincialità di altri.
QUI VIRTUS
L’onda lunga dell’entusiasmo virtussino per la vittoria nel derby con la Mens Sana si infrange sugli scogli di La Spezia. 67-65 il risultato finale del secondo ko esterno consecutivo per i colori rossoblù (dopo quello a Castelfiorentino), in una partita non facile per i ragazzi di coach Franceschini. Virtus costretta a rincorrere per tutta la partita e sempre pronta a rispondere ai vari tentavi di allungo della formazione ligure, guidata da un Vignali da 20 e un Balciunas da 14, oltre che da un Bolis da 12 punti. Spezia ha sempre guidato nel punteggio e la Virtus ha sempre risposto colpo su colpo ma, alla fine, per questione di dettagli, è arrivata in ritardo alla volata finale, nonostante un super Bartoletti da 16 punti.
Un risultato deve rappresentare uno spunto di riflessione per i rossoblù che, alla fine dei conti, sono a 0/2 negli scontri diretti (Castello e Spezia, nello specifico) e che avvalora quanto la società di via Vivaldi sta professando da inizio stagione: la Virtus può e deve cercare di competere per il vertice ma, per arrivare a quei livelli in maniera convinta, deve lavorare e crescere ancora. Margini di potenziale, per il roster con l’età media più giovane del campionato (Don Bosco a parte), ce ne sono eccome.
QUI COSTONE
Il turno infrasettimanale arriva come manna dal cielo anche per il Costone che trova un doppio beneficio nella vittoria per 84-69 su Valdisieve: interrotta la striscia di 5 sconfitte consecutive e centrato il primo successo interno di stagione. Un risultato che deve dare nuova linfa e morale alla squadra di coach Fattorini, trascinata per l’occasione da chi l’orgoglio costoniano lo ha tatuato sottopelle, quel Luigi Bruttini che, coi suoi 26 punti, è risultato assolutamente decisivo.
In doppia cifra anche Banchi con 19 e Pisoni con 16. Nomi che però sono solo la punta dell’iceberg perché tutto il Costone ha approcciato benissimo al match, con grinta e determinazione. Doti che, ci auguriamo, possano rappresentare un punto di ripartenza importante per la squadra della Piaggia, dopo la crisi di risultati delle ultime settimane.
Andrea Frullanti
Nessun commento:
Posta un commento