Chiamarla “rivoluzione” è forse eccessivo ma è anche vero che sono tanti i cambiamenti che attendono la Virtus in vista della stagione 2022/2023. In via Vivaldi si è chiuso un ciclo e la società sta provando ad aprirne uno nuovo. Tanti i fronti su cui si sta muovendo la dirigenza rossoblù, dal main sponsor al nuovo allenatore.
ACEA RESTA O CI SARÀ UN NUOVO SPONSOR? – Il primo
passo è capire se ci siano i margini per rinnovare la sponsorizzazione in
scadenza con Acea: arrivata con obiettivi ambiziosi nel 2019, con
tanto di benedizione da parte del sindaco De Mossi (per fare
mente locale, leggere "Acea,
giovanili e non solo: per la Virtus comincia la stagione dell'ambizione"), entrambe
le parti hanno onorato i rispettivi impegni, nonostante tutto ciò che è
successo negli ultimi 3 anni e, di fatto, senza raggiungere a pieno
gli obiettivi prefissati. Per tanti e più motivi. Chiaro che la Virtus si
stia guardando intorno, potendo contare comunque su una solida base: la Comolas del presidente Bruttini, La Sovrana, Felsina, Pianigiani Rottami e
Centrofarc sono solo alcuni dei nomi che figurano da tempo sulle canotte
rossoblù. Oltre a queste c’è anche Stosa
che, con il presidente Sani al passo d’addio con la Pianese nella Serie D di
calcio, potrebbe anche essere oggetto delle sirene cestistiche provenienti da
Via Vivaldi.
FRANCESCHINI NUOVO COACH – In attesa di capire
quale nome ci sarà sulle canotte rossoblù, ci sarà da registrare un
cambiamento alla guida tecnica della squadra: con l’esperienza di Andrea
Spinello arrivata a fine ciclo, sembra pressoché certo che vedremo promuovere a
coach della prima squadra un altro allenatore proveniente dalle giovanili. Il
nome è quello di Filippo Franceschini che, dopo aver sfiorato
le finali nazionali con gli under 19, sembra pronto a tornare a quel ruolo già
coperto per un anno alla Sinergy Valdarno, nella stagione 2019/’20, sospesa poi
per il Covid. Una scelta che, in pieno stile Virtus, permetterebbe di aggregare
anche qualche giovane avuto in dote da Franceschini la passata stagione.
RINNOVAMENTO DEL ROSTER - Cambiamenti importanti
riguarderanno anche il roster. Sicuri di una conferma sono i soli
Olleia e Cacciatori. Quest’ultimo, sebbene arrivato a fine stagione,
rappresenta un investimento prospettico per la Virtus. Certi di avere un ruolo
sempre più importante, soprattutto sulla scia di quanto fatto vedere
quest’anno, i vari Cannoni, Costantini e Calvellini: prodotti del
settore giovanile rossoblù su cui la società ha intenzione di continuare a
puntare. Da valutare, con tutte le cautele del caso, la situazione di Imbrò dopo
i problemi al ginocchio della passata stagione: il suo pieno recupero sarebbe
fattore di grandissima importanza. Si può quindi presumere che assisteremo a un
globale ringiovanimento del roster: Lenardon ha salutato ma il suo nome
potrebbe non essere l’unico, tra la “vecchia guardia”, a congedarsi da via
Vivaldi.
VALORI FONDANTI VIRTUSSINI - Insomma l’estate
appena iniziata potrebbe portare non poche trasformazioni alla Virtus che
comunque – è anche questo è certo – resterà fedele ai suoi valori storici: valorizzazione delle risorse interne e
promozione dei prodotti del settore giovanile. Un denominatore comune che
sembra riguadare al tempo stesso allenatori, giocatori e perché no anche sponsor.
Andrea Frullanti
***
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