Ahi ahi ahi. Fucecchio sbanca il Palaestra, quarta squadra
nel 2021/2022 a riuscirci, e si prende il primo punto della serie. Il 75 a 71 scritto
sul tabellone permette alla squadra di Rastelli di avere a disposizione giovedì,
nel palasport amico, il matchpoint, mentre la Mens Sana è costretta a
vincere per riportare la serie in viale Sclavo.
Non tutto è finito. Non è che Fucecchio è venuta al
Palaestra e ha dominato tatticamente e fisicamente per quattro periodi. È stata
una gara punto a punto nel quale nel finale hanno fatto la differenza alcuni
dettagli nei momenti chiave. Tra questi non c’è il tecnico a Iozzi: si può
discutere quanto si vuole della sanzione, ma la Mens Sana ha replicato a quel fischio con due bombe
di Pannini, portandosi sul 67-62. Se il successivo tentativo del capitano dalla
lunga distanza fosse andato a segno probabilmente staremmo parlando di un altro
risultato. Altri scenari, altre considerazioni. Invece Fucecchio è tornata in parità
con Berni e Meucci, quindi dopo il botta e risposta Tognazzi-Meucci per il
69-69 le scelte offensive si sono fatte più complicate. Una forzatura di Sprugnoli
dai 6,75, una persa di Tessitori, due liberi di Allemann per il 71-69, una
tripla oggettivamente ben costruita di Falchi per il sorpasso. Sotto di uno la Mens
Sana è andata con Allemann da lontano, ma col piede sulla linea dei tre punti,
poi sotto di tre ci ha provato Pannini da distanza ragguardevole, con esito
infausto.
La lettura del tabellino fa balzare agli occhi l’enorme
differenza nel numero di liberi tentati (32 per Fucecchio, 19 per la Mens
Sana). Fa un po’ specie, soprattutto in chi ci vede un atteggiamento punitivo
del duo in grigio. Rimanendo ai freddi numeri, fa più specie vedere che gli
altri segnano praticamente sempre (Berni 6/6, Meucci 5/5, Orsini 10/12), mentre
di qua Menconi fa 2/6, Iozzi, Sprugnoli e Milano 1/2, Tognazzi 0/1. Non c’è
proprio verso di metterla con continuità a cronometro fermo. È stato uno dei
crucci di tutta la stagione, si è confermato tale anche nel primo episodio
della semifinale.
Sabia non sta bene. Dopo l’intervallo non è rientrato
accusando un peggioramento del problema muscolare che ne aveva messo in dubbio
l’impiego già in gara1. La speranza è che possa farcela per il prosieguo della
serie, ma non c’è grande ottimismo. Allemann e Bovo hanno i centimetri ma non
la stazza per contrastare adeguatamente Tessitori, soprattutto non sempre
riescono a dare le stesse garanzie di combattività. I minutaggi lo dimostrano:
15 per l’estone, condizionato dai falli ma comunque in campo nel finale, appena
9 per Bovo. Si potrebbe ragionare a lungo sulla scelta di non ingaggiare un
secondo centro, ma è argomento da considerazioni finali sulla stagione,
sperando di farle più avanti possibile.
IL TABELLINO - Menconi 2, Pannini 19, Iozzi 10, Sprugnoli 9,
Giorgi, Allemann 6, Milano 3, Del Cucina, Sabia 4, Santini, Bovo 4, Tognazzi 14.
L’ALTRA SEMIFINALE - Anche lì successo esterno. Altopascio
ha vinto 80-69 a Laurenziana trascinata dai 25 punti di Salazar e da un primo
tempo nel quale ha toccato anche il +29 prima di rimettere in discussione il
punteggio, con i fiorentini tornati a -6 nei minuti iniziali del quarto
periodo.
LA PROSSIMA - Giovedì alle 21 a Fucecchio. Win or go home,
dicono in America, traducibile, non letteralmente, in vincere o andare al mare.
Finalmente tornerà a disposizione Benincasa dopo un mese e mezzo dall’ultima
partita giocata.
Stefano Salvadori
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