È il 6 giugno 1997, al Delta Center di Salt Lake City, Michael Jordan entra nella leggenda: è il famoso “Flu game”, quello in cui nonostante i sintomi di una probabile intossicazione alimentare, il numero 23 in maglia Bulls riesce a trascinare i suoi alla vittoria in gara-5 delle finali Nba contro gli Utah Jazz. Quasi 25 anni dopo, un altro flu game – ma questa volta meno epico e leggendario - rompe la striscia di vittorie della Virtus: privi degli influenzati Nepi e Calvellini e con Zambonin, Bianchi e Costantini in campo febbricitanti, il team rossoblù alza bandiera bianca al PalaTagliate di Lucca. 70-56 il punteggio che condanna la Virtus.
IL MOMENTO DECISIVO
La Virtus è rimasta in partita per i primi 10 minuti. Poi Lucca ha progressivamente preso il largo senza trovare grande opposizione da parte dei rossoblù. Serata storta anche dal punto di vista delle percentuali di tiro, con il solo Bartoletti in doppia cifra (10) e poi tanti errori in fase di esecuzione, commessi un po’ da tutti. Insomma, la più classica delle serate storte.
LA CHIAVE
In queste condizioni, un ko a Lucca poteva essere preventivabile. Il successo può far bene ai padroni di casa che si agganciano al treno delle squadre in lotta per i playoff anche se, onestamente, la loro rincorsa appare in decisa salita. Per la Virtus cambia poco: è chiaro, si tratta di altri due punti persi per strada ma se la classifica resta così corta, un incidente di percorso può essere agilmente superato. A patto che si ritorni subito al successo: in tal senso la trasferta in casa del Don Bosco Livorno, fanalino di coda con solo 4 punti in classifica, è un’occasione ghiotta per rimettersi in marcia. Possibilmente, avendo a disposizione qualche giocatore in più. Auspicabilmente in uno stato fisico più tonico rispetto a quello visto al PalaTagliate.
IN CAMPIONATO
Al di là dell’impegno in sé, il turno di campionato che si prospetta sull’orizzonte virtussino sembra sulla carta favorevole. Anche perché, forse fatta eccezione per le due Montecatini e Spezia, per le altre ogni partita può rappresentare uno scontro diretto da qui alla fine. Facciamo il punto: Castelfiorentino e Prato hanno 26 punti, Legnaia 24, Valdarno e Arezzo 22, Virtus 20. Sei squadre in lotta per i 5 posti che restano da assegnare per i playoff. Poi ci sono anche Lucca, Agliana e Valdisieve a 18 che sicuramente non molleranno fino alla fine. Senza troppo girarci intorno, incontrare il Don Bosco (che onestamente sembra la squadra più debole del torneo) è un appuntamento da non fallire. Soprattutto per non lasciare per strada altri punti preziosi.
Andrea Frullanti
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