La sfida tanto attesa finalmente si è giocata. Ed è stata la
partita più avvincente della stagione. La Mens Sana spazza via Fucecchio
(85-60) mettendo un ampio cuscinetto di sei lunghezze tra sé e una delle
formazioni più accreditate del lotto. Una festa, per come è arrivato il
successo e per le implicanze che ha sulla classifica. Sia in termini concreti,
di punti, sia in termini psicologici, di messaggio da destinare alla concorrenza.
Concorrenza che c’è, ed è qualificata. Fucecchio per venti
minuti comanda le operazioni, usa meglio mani e corpo, fa valere la propria
struttura fisica prevalendo nettamente a rimbalzo (24-16) e procurandosi tanti
viaggi in lunetta (18). C’era da temere un secondo tempo simil Costone, che
avrebbe gettato foschi presagi sulla parte restante della stagione. Capitolo a
parte per Berni, che già si era esaltato da queste parti nel campionato
precedente: alla pausa ne aveva messi 16, facendo temere il bis. Poi però
nella restante parte della gara il suo fatturato si è limitato ad un solo
punto, amministrazione di un fallo tecnico.
INVECE NO - Mettendo in campo un tonnellaggio superiore (Sprugnoli
insieme a Bovo e Sabia, oltre a Tognazzi e Pannini) la partita cambiava sui due
lati del campo. Offensivamente, con un terzo periodo da 7/13 da due e 5/6 da
tre, oltre al perfetto 4/4 dalla lunetta. Difensivamente, concedendo agli
avversari negli stessi dieci minuti 1/5 da due e 1/7 da tre. E a rimbalzo: di 18
palloni a disposizione, 15 finivano nelle mani biancoverdi. Pardon, sono
biancoverdi anche gli altri. Allora diciamo BiancoNEROverdi, visto che quest’anno
il ‘terzo’ colore abbonda.
CINQUANTUNO A QUINDICI - Così dal -14 del ventunesimo minuto
di gara si passava al +11 della terza sirena che poi diventava il trionfale +25
finale. Il terzo periodo da 33-11 ha contribuito a rimettere in partita tutti,
anche quelli che nel primo tempo avevano fatto una fatica estrema. Così le
rotazioni disposte dalla coppia Petreni-Discepoli (con il primo in piedi a
guidare le operazioni, mentre il secondo figurava a referto come capo
allenatore) non hanno fatto scendere di un decibel l’intensità di squadra. Il quarto
periodo da 18-4 (quindi il totale del secondo tempo è 51-15) ha dato quella
rotondità al punteggio interessante anche in ottica doppio confronto, qualora
se ne dovesse palesare la necessità.
FATTORE CAMPO - Spesso è un concetto fine a se stesso. Stavolta
no. Non dopo un paio di chiamate arbitrali discutibili: un tecnico a Sabia per
aver protetto (troppo veementemente? Non sembrava) un rimbalzo difensivo, un
passi a Bovo cui era stata letteralmente aperta la fronte in un contatto sotto
canestro. Lì, oltre a rivedere la gente ai cartelloni pubblicitari, si è definitivamente
incendiato un palasport che non attendeva altro per rivivere momenti del
genere.
IL TABELLINO - Monnecchi, Menconi 5, Pannini 21, Iozzi 5, Sprugnoli
9, Giorgi, Benincasa 4, Milano, Sabia 14, Santini, Bovo 6, Tognazzi 21. Per Sabia
anche 13 rimbalzi, 9 invece per Milano, quasi uno al minuto. Di squadra risalta
il 13/26 dai 6,75. Nel tabellino ufficiale spiccano due plusminus: +34 per Pannini,
+32 per Sabia.
LE ALTRE - Si è giocato anche il recupero Altopascio-Vela,
terminato 59-47. Per questa classifica: Mens Sana 34, Costone 30, Altopascio e
Fucecchio 28, Campi Bisenzio 26, Laurenziana 24, Valdera 22, Biancorosso e Cmc
20, Montale 18, Liburnia e Audax 16, Us Livorno 6, Vela, Pontedera e Invictus
2. Costone, Altopascio, Laurenziana, Valdera, Biancorosso, Liburnia e Vela 1
gara in meno, Us Livorno 2 gare in meno.
LA PROSSIMA - Domenica, alle 18, contro Audax Carrara. Attenzione,
perché inizialmente si doveva giocare alle 20,30, quindi è facile che da
qualche parte sia rimasto scritto così, ma poi è stato ripristinato il canonico
orario delle 18. All’andata fu sfida corri e tira, vinta 91-85 dalla Mens Sana.
Risultato niente affatto scontato, ma la squadra vista nel secondo tempo contro
Fucecchio non può temere nessuno, tanto più se l’affronta sul proprio parquet.
Stefano Salvadori
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