"In questo girone di ritorno il nostro obiettivo potrebbe essere quello di prenderci una piccola rivincita di tutte quelle partite che nel girone di andata non sono andate bene, e Barcellona è una di queste". Le parole infrasettimanali di Valerio Cucci non sono solo quelle che servono, tenendo alte le motivazioni, prima di una partita in cui si rischia di abbassare la guardia, ma sono anche una chiave per questo girone di ritorno della Mens Sana. Perché quella in Sicilia non è l'unica sconfitta da vendicare.
A Barcellona la Mens Sana giocò solo gli ultimi cinque minuti, perdendo 70-67. Ma il 17 febbraio c'è un'altra occasione del genere: arriva Omegna per il turno infrasettimanale, sul cui campo la Mens Sana perse 80-74 ed è un'altra delle partite che brucia molto quando si ripensa alle occasioni buttate a inizio stagione.
Così come bruciano altri due finali in volata, seppur arrivati in momenti della stagione diversi, vissuti diversamente perché la Mens Sana si era già costruita sufficienti certezze: l'87-85 sul parquet di Casalpusterlengo, che ci sarà occasione di provare a vendicare il 10 aprile, e il 91-85 sul campo di Biella, che la Mens Sana ritroverà il 23 aprile per l'ultima giornata di stagione regolare.
Non sono le sconfitte in volata in trasferta l'unico tipo di partita che ha lasciato qualche motivo di rivalsa. Ci sono le sconfitte anche a domicilio, una, il 68-70 contro Tortona che ci sarà da provare a vendicare il 21 febbraio (subito dopo Omegna) ma su uno dei campi meno battuti del girone: il 7-1 interno dei piemontesi è pari al bilancio casalingo della Mens Sana. E poi ci sono le sconfitte larghe in trasferta, più che quella con Trapani, la ferita aperta è per il 68-50 a Roma che ricorda ancora la sensazione della scottatura: il ritorno a Siena è in programma il 20 marzo.
Motivazioni importanti, che si uniscono alla valutazione del fattore campo: al ritorno la Mens Sana troverà in casa quasi solo squadre più abbordabili ma con cui non può sbagliare, mentre in trasferta troverà quasi solo squadre almeno sulla carta più forti. Ma fin qui le squadre forti sono quelle con cui la Mens Sana si è dimostrata più a suo agio. Che aggiunge un velo di incertezza a tutte le partite casalinghe viceversa contro squadre non di vertice che attendono la Mens Sana.
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