Nelle tredici giornate di campionato la Mens Sana ha tirato 212 liberi contro 195 delle avversarie. Il computo dei falli è quasi pari: 246 commessi da Bryant e soci, 242 (più due tecnici) commessi dalle squadre che sono state affrontate. Nelle sei vinte la Mens Sana è 104-108 (falli commessi/falli subiti) mentre nelle sette perse è 142-134. Commettere meno falli degli arbitri equivale a vincere?
No, non sempre è così. La Mens Sana ha saputo vincere due partite andando meno in lunetta degli avversari, contro Reggio Calabria (7 liberi tentati contro 13) e contro Rieti (18 contro 21). Ci sono anche tre sconfitte in partite in cui si è andati a tirare a gioco fermo più volte degli avversari (20-17 a Barcellona, 20-16 a Omegna, 16-7 a Roma).
Certo è che un differenziale di 7 falli tra le due squadre è il massimo registrato finora: in precedenza c’era stato un +6 (23 commessi / 17 subiti) in occasione della sfida di Trapani, ma anche un +4 (18-14) contro Reggio Calabria. La sfida in cui invece si è registrato il differenziale più alto a favore (15 commessi 21 subiti) è quella di Roma, seguita a ruota da quella con Casale (19-24).
“Bryant e Roberts solo 7 liberi in due”. Altro assunto emerso dalla sfida in terra lombarda. È vero che vedendo la partita ci stava un numero di viaggi in lunetta un po’ più robusto, ma il dato di Casalpusterlengo non è così lontano dalle medie stagionali. Truck ha tirato 55 liberi in stagione (4,2 per gara), Roberts 34 (2,6 per gara).
Specialmente il texano non è una guardia che attacca il canestro con grande decisione in modo da procacciarsi falli a volontà, avendo un massimo di sei liberi tentati (contro Rieti). In ben tre occasioni non è mai andato in lunetta (contro Trapani, Agrigento e Agropoli) e in altre tre occasioni oltre a Casalpusterlengo (Latina, Scafati, Tortona) ha tirato due soli liberi. Di queste partite, tre comunque la Mens Sana le ha portate a casa.
Diverso il discorso per Bryant, la cui volontà di andare al ferro, conquistando fischi a favore, è più evidente (con un record di 15 liberi tentati contro Agropoli). Ma anche nel suo caso ci sono vittorie ottenute con pochi viaggi in lunetta (Latina e Rieti 2, Agrigento 3).
In soldoni, al netto del rammarico per qualche contatto non giudicato come falloso dal trio in grigio, il numero di liberi tentati (dagli Usa e non) rispetto agli avversari difficilmente è la chiave di lettura perfetta per interpretare i risultati della Mens Sana. E comunque, in una partita persa di due punti, il 2/4 di Bryant a cronometro fermo nell’ultimo minuto sembra pesare molto di più di qualche non fischio precedente.
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