sabato 28 novembre 2015

Cosa aspettarsi dalla partita con Agropoli

Arrivare da una vittoria in trasferta dà alla Mens Sana la possibilità in casa di mettere in fila due successi, per la prima volta quest'anno. Il fattore campo è da inizio anno una parte importante del ragionamento, che impone ora una risposta dopo la sconfitta interna di due settimane fa con Tortona. Ma è dall'importante successo esterno ad Agrigento che arriva la Mens Sana, ed è rispetto a quella che ha senso cercare continuità tecnica.

Arriva Agropoli, big a sorpresa ma meritata di un campionato in cui non partiva in prima fascia e neanche in seconda. La Mens Sana a Forlì le sbarrò l'accesso diretto all'A2, ora ci si ritrova da neopromosse. E l'unico precedente tra squadre che l'anno scorso erano in Serie B, la sconfitta dei campani con Rieti, dà motivi di ottimismo più di quanto dicano le 7 vittorie in 9 partite della squadra di Paternoster. E' una partita intrigante da immaginare.

IL ROSTER

Unica esordiente in categoria, nella costruzione del roster il club del Cilento ha pagato il ritardo nel sapere del ripescaggio. Soprattutto nella parte italiana, dove comunque si fonda su un play come Santolamazza da 10.6 punti e 4.6 falli subiti di media, e su due mezzi lunghi di spessore come Carenza e Spizzichino. Ma la squadra poggia su tre stranieri collaudatissimi. Sul perimetro spicca per numero di possessi Terrence Roderick, guardia di uno contro uno già vista a Rimini, Cremona e Forlì, quinto realizzatore del campionato, 63% da due ma 22% da tre, che monopolizza il pallone nel bene (5.6 falli subiti) e nel male (4.3).

Lo affianca in ala piccola l'oriundo brasiliano Tavernari, uno che si prende una media di 8.4 tiri da tre a partita, il cui 26% di realizzazione va letto tra le righe: nelle ultime cinque partite ha tirato 9/46 (19.6%), ma nelle prime quattro era uomo da 38.2% (13/34), percentuale importante su volumi di tiro così alti. Ma il fulcro è il centro Marc Trasolini, capocannoniere del campionato con 22.2 punti di media, terzo rimbalzista del torneo con 9.2 di media di cui 3.4 in attacco, con 1.6 stoppate (quarto) e il suo 64% da due arriva nel girone dietro solo alle percentuali della coppia scafatese Simmons-Mayo.

QUANDO AGROPOLI VINCE, E QUANDO NO

Il canestro allo scadere di Roderick con cui Agropoli ha vinto l'esordio a Barcellona è stato il trampolino per tutto il resto. La settimana dopo ha vinto di 2 ad Agrigento (una partita comunque sempre in controllo), poi ha vinto di 2 con Ferentino, e da lì è nata una grande. Oltre a siciliani e ciociari, Agropoli nelle ultime due partite ha anche battuto anche Scafati dominando 35-22 il quarto periodo e poi ha vinto a Reggio Calabria. Considerando che ha perso a Biella e in casa con Rieti, non è le big che soffre.

Il tratto distintivo delle sconfitte è il numero di tiri da tre. (Nove su) 37 a Biella, (nove su) 40 con Rieti (quando comunque mancava Roderick, eh...): insieme con i (dieci su) 38 con Roma, quando ha vinto solo di un punto, sono le tre partite in cui Agropoli ha tirato più da tre. Sono le occasioni in cui si è fatta prendere la mano da quella che è comunque una sua caratteristica distintiva (è la squadra con l'attacco più sbilanciato sul tiro da tre), anche in giornate di basse percentuali. Ha perso quando non è andata oltre il 24%. Quando ha tirato fino al 30% se l'è giocata. Sopra il 30% è diventata imbattibile come hanno visto Reggio (39%), Scafati (35%), Casalpusterlengo (43%) e Agrigento (39%).

COME GIOCA AGROPOLI

Non è la selezione di tiro l'unico aspetto in cui la Mens Sana si trova ad affrontare anche stavolta una sfida di opposti. Solo Barcellona recupera meno palloni dei 3.7 di Agropoli (invece la Mens Sana è quarta) ma questo non impedisce ad Agropoli di correre molto, cercando i ritmi alti e il campo aperto, in generale e soprattutto da rimbalzo, dove i campani sono secondi per numero di rimbalzi difensivi (26.8) mentre la Mens Sana è prima per rimbalzi d'attacco (13.4): sarebbero cifre da leggere con statistiche un po' più avanzate, ma una parte importante della partita si gioca qui.

Sull'onda di questi ritmi alti Agropoli accetta programmaticamente di essere terza per maggior numero di punti subiti (80.7), inducendo molto a tirare da tre e rifugiandosi più di ogni altro nei falli commessi (20.9, con 19.2 tiri liberi fatti tirare di media). Ma sempre sull'onda dei ritmi alti, dall'altra parte del campo completa la predilezione al tiro da tre con un 57% da due (terza) figlio della presenza di Trasolini e dei canestri facili in contropiede, la cui efficacia è completata dai tanti viaggi in lunetta: 18.3 liberi tirati di media, quinta, pur essendo solo dodicesima per falli subiti. Mescolare tutto abilmente ed ecco che esce un attacco da 81.7 punti, il secondo più produttivo della Serie A2. Per la Mens Sana sarà allettante andarle dietro, e non saranno i ritmi il problema, ma riuscire a sporcare le percentuali, a questi ritmi.

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