lunedì 2 novembre 2015

Centrare il problema

Partiamo da un numero: 21.6
Sono i punti di media dei centri che hanno affrontato la Mens Sana in queste prime cinque partite. Che ci sia un problema là sotto è evidente, la domanda è da cosa dipende.

Se i lunghi avversari contro i biancoverdi regalano sempre certe prestazioni non può essere una coincidenza. Una delle possibili cause è da ricercare nelle condizioni fisiche di Diliegro: nonostante un recupero che procede a pieno regime infatti la mobilità di Diliegro, soprattutto in situazioni molto dinamiche come per esempio la difesa sul pick and roll, è ancora problematica. Del resto l'ingaggio del lungo italo-americano è un'operazione molto simile a quella fatta con Parente l'anno scorso, ma con una grossa discriminante: la Mens Sana infatti in questa stagione non si può permettere di aspettare nessuno per 2-3 mesi.

Il risultato di tutto questo è che dopo un blocco la difesa biancoverde si trova spesso nel panico, dovendo scattare degli aiuti anche molto profondi per permettere all'ex Sassari di recuperare sul proprio uomo. Come si risolve un problema simile? La via più scontata è quella di aspettare e vedere se con il passare del tempo le condizioni del centro biancoverde miglioreranno. La via più difficile è lavorare sulla difesa, cambiando qualcosa o cercando di strutturare ancora di più quegli aiuti, una volta appurato che su queste giocate si crea sempre un'occasione di canestro limpida per gli avversari. Più facile a dirsi che a farsi.

La partita di Trapani è stata anche particolarmente indicativa per quanto riguarda gli altri lunghi mensanini. Sia Cucci che Marini hanno alternato buone cose a errori banali, che li hanno tirati fuori dalla partita. Basta pensare alle due buone difese di Marini su Renzi, non appena toccato il parquet, a cui però hanno fatto seguito tre falli in poco tempo. È sacrosanto dire che con i giovani ci vuole pazienza, ma quando ti devi attaccare ai giovani perché il tuo centro titolare non è ancora al 100% su di loro cala una diversa responsabilità

L'Udom visto contro Trapani offensivamente è stato una gioia per gli occhi. In difesa c'è sempre, ma l'impressione resta che potrebbe fare molto di più, lui e Cucci però sono stati i due che ci hanno fatto vedere le cose difensivamente migliori in queste prime partite, seppur a sprazzi.

La difesa sui lunghi avversari è probabilmente il maggior tallone d'Achille mostrato dalla Mens Sana in queste uscite. Il futuro ci dirà se è qualcosa di endemico o di curabile.

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