Un "5" nel corpo di un "4". E' la definizione quasi unanime che vi faranno gli addetti ai lavori di Valerio Cucci, 20 anni compiuti, 202 centimetri discussi, sesto giocatore ufficializzato dalla nuova Mens Sana per la Serie A2, e uno dei più affascinanti progetti su cui si è scelto di impegnarsi nel laboratorio tecnico pronto a partire.
La lettera di presentazione firmata Ramagli sull'ultimo arrivato non lascia dubbi sul ruolo su cui si intavolerà un programma di sviluppo: "A livello individuale ha bisogno di step importanti per evolvere in un ruolo diverso rispetto a quello in cui viene normalmente impiegato. Un’ala forte nel futuro, con voglia di progredire verso una pallacanestro diversa". Ci vorranno tempo, pazienza, lavoro e la capacità - anche di fronte alla necessità di risultati immediati - di non accontentarsi dell'uovo oggi per lavorare alla gallina di domani. Sembra essere la parola d'ordine del metodo scelto per buona parte di questa squadra.
Compagno di Cacace - e di Bucarelli - in quella Stella Azzurra in cui ha fatto tutta la trafila delle giovanili, rimbalzato l'anno scorso a destra e sinistra (da Reggio Calabria, almeno in teoria, a Brescia) come una pallina da flipper, Cucci sarà uno dei quattro lunghi di un reparto assortito con una certa varietà, partirà dalla panchina alle spalle di Udom, portando da subito "capacità di lottare, propensione ad andare a rimbalzo e forte identità difensiva che lo rendono un combattente di razza". Un lungo che riesce a mettere insieme numeri insolitamente simili tra il dato dei punti segnati e quello dei rimbalzi presi. Come fai a non appassionarti alla sfida di portare allo step successivo di crescita un giocatore del genere?
Nessun commento:
Posta un commento