Il match-point ritrovato. Questo il titolo da dare alla vittoria della Mens Sana a Gallarate. Una partita bella nel primo tempo, più faticosa nel secondo e risolta poi in volata in favore dei biancoverdi. Un successo che adesso, con una giornata di ritardo considerando il ko interno con Serravalle, avvicina considerevolmente la Mens Sana alla chiusura dei giochi in ottica salvezza.
LA CHIAVE
Prima però di pensare al prossimo incontro è bene fare una
piccola ma doverosa analisi di quello che è successo a Gallarate. Banalizzando
possiamo dire che le motivazioni, a queste latitudini e in questa fase del
campionato, fanno tutta la differenza del mondo. Il primo tempo è stato super
per la squadra di coach Paolo Betti, scesa in campo determinata per risolvere
la situazione quanto prima e, perché no, anche per mettersi alle spalle la
scottatura per il passo falso con Serravalle della settimana prima.
Nel secondo tempo ha subito il ritorno dei padroni di casa e la squadra ha fatto più fatica anche perché privata dei minuti e dell’apporto che può dare nelle rotazioni Tognazzi. In ogni modo, il risultato è quello che conta e la Mens Sana ha portato a casa due punti di grande importanza per la corsa alla salvezza diretta.
IL PROTAGONISTA
15 punti a Gallarate come 15 erano stati a Varese. Le cose
sono due: o l’aria della Lombardia fa particolarmente bene a Pannini oppure c’è
qualcosa di più nelle prestazioni del capitano mensanino che è stato il miglior
realizzatore della sua squadra nelle due vittorie esterne consecutive ottenute
nelle ultime settimane. Partite in cui c’era da sopperire alle assenze di Belli
(a Varese) e Tognazzi (a Gallarate).
Oltre a tutto questo c’è un apporto difensivo costante, un’attenzione e un’applicazione veramente di categoria. Insomma, Pannini è il grande protagonista della seconda fase di stagione, elevando ulteriormente i suoi standard di resa. È l’ennesima annata da rivelazione per lui. Un fattore che lo fa essere, o meglio che lo conferma, un elemento imprescindibile anche in ottica futura. Ed anche in questo caso è un disco rotto: questi sono sempre gli stessi discorsi che vengono fatti dall’anno della Promozione a testimonianza di miglioramenti fatti, stagione dopo stagione, da Pannini.
LA PROSPETTIVA
La vittoria di Gallarate avvicina in maniera concreta la Mens
Sana alla salvezza aritmetica. Giovedì alle 21, con Collegno in viale Sclavo, c’è il primo
match-point per raggiungere l'obiettivo a prescindere dai risultati delle altre. Ma anche
in caso di mancata vittoria, la salvezza potrebbe arrivare comunque prima di
Pasqua se la Virtus dovesse battere Crocetta venerdì al PalaCorsoni.
Anche perché, sfogliando la margherita delle varie ipotesi di arrivi in volata, la Mens Sana sarebbe salva sia in caso di arrivo a quattro con Virtus, Legnaia e Spezia (ipotesi che condannerebbe i fiorentini ai playout), sia in caso di arrivo a 3 in coabitazione con Legnaia e Spezia e con Virtus e Spezia.
Ma c’è di più: se la Mens Sana perdesse entrambe le partite che restano da giocare, così come Virtus e Legnaia, Spezia ne vincesse solo una e Crocetta facesse en plein delineando un arrivo in volata con 5 squadre a 30 punti, anche in quel caso i biancoverdi sarebbero salvi, in virtù di una classifica avulsa che salverebbe Mens Sana, Crocetta e Spezia, condannando ai playout Virtus (stesse vittorie di Spezia ma differenza canestri in favore dei liguri) e Legnaia.
Andrea Frullanti
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