lunedì 24 marzo 2025

Mens Sana, difesa e Ivanaj senza Prosek: il percorso verso la salvezza diretta

Un passo avanti importante verso la salvezza diretta. La vittoria della Mens Sana su Crocetta, con un preziosissimo + 9 che ribalta in favore dei biancoverdi la differenza canestri, ha un peso specifico immane nella stagione mensanina. Perché la squadra è prima (insieme alla Virtus), perché ha due punti in più rispetto alla terza e ben quattro sulle quarte (con cui è in vantaggio, su entrambe, per differenza canestri). Insomma, mancano 5 giornate alla fine della poule salvezza e lo striscione dell’arrivo sembra avvicinarsi in maniera sempre più nitida per la Mens Sana.

 

LA CHIAVE

Contro Crocetta la Mens Sana ha vinto la partita in difesa. Come non le è capitato spesso in stagione ma come, in primavera, si confà maggiormente alle squadre che vedono vicino l’obiettivo. Un elemento, questo, che aggiunge un’ulteriore dote al bagaglio mensanino: 62 punti concessi agli avversari, indotti a ben 21 palle perse, sono la sintesi dei numeri che hanno condotto al successo la squadra di coach Paolo Betti che, giustamente, ha elogiato la continuità messa in campo dai suoi nelle fasi di non possesso.

Il tutto, nonostante qualche sofferenza di troppo a rimbalzo, 42-32 per i torinesi la statistica complessiva. Ma ci può stare vista la fisicità e l’irruenza atletica del Don Bosco, in una partita in cui la squadra ha dovuto nuovamente fare a meno di Prosek.

 

IL PROTAGONISTA

Offensivamente si può scegliere tra Pucci e Ivanaj: 14 e 19 punti a testa, il primo ha rotto il ghiaccio a inizio partita (supportato da un eccezionale Sabia), il secondo ha messo a segno i canestri che hanno indirizzato e messo in ghiaccio il match. Però in una vittoria del genere, al di là di chi si prende le luci della ribalta in attacco, occorre esaltare anche protagonisti più silenziosi. I nomi sono quelli del solito Pannini, ben 5 assist contro Crocetta, e Marrucci che, sebbene ultimamente sia meno incisivo in attacco, risulta sempre determinante in difesa, come testimonia il +15 di plus/minus con cui ha chiuso la gara.

 

LA PROSPETTIVA

La vittoria e l’aver ribaltato la differenza canestri mette la Mens Sana in una posizione di grande tranquillità. Con 5 partite da giocare, il vantaggio sulle dirette concorrenti è importante. Anche perché, sebbene siano più le partite che restano da giocare fuori rispetto a quelle in casa, i match in programma in Viale Sclavo sembrano ad oggi assolutamente alla portata della Mens Sana.

La squadra ha saputo – anche per merito dei nuovi innesti – trovare e ritagliarsi un’identità nuova ed efficace: un gruppo che oggi ha profondità e costanza e che può scegliere tra diverse soluzioni tattiche durante la partita. Doti che permettono, nel corso nel match, di avere un’intensità fisica che, alla distanza, fa molto male agli avversari. Quindi vietato fermarsi ora, visto che si entra nell’ultimo chilometro, quello in cui non bisogna mai mollare. Anche perché finire con positività aiuterebbe tutto l’ambiente a fare il pieno di quelle buone vibrazioni, necessarie per guardare avanti con rinnovato entusiasmo e fiducia.


Andrea Frullanti



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19 maggio 1973 

 

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