lunedì 17 marzo 2025

Mens Sana, approccio del collettivo e risposte delle rotazioni: l'ora di ipotecare la salvezza

Una vittoria di tutto il collettivo. È questa la prima cosa da sottolineare nel brillante successo (86-68 il punteggio) della Mens Sana su Genova. Una grande prestazione di squadra per sopperire all’assenza del tuo giocatore più rappresentativo, Gianluca Prosek, out per infortunio. Poi c’è il ruolino di marcia: 5 vittorie di fila e un bilancio di 5-1 nel girone di andata di poule salvezza. Risultati che proiettano i biancoverdi in testa, insieme alla Virtus, e con un vantaggio che inizia a farsi consistente in ottica salvezza.

 

LA CHIAVE

La Mens Sana è una delle squadre che vince maggiormente in casa, Genova una di quelle che perde più spesso in trasferta: dati speculari ma opposti, 11-3 il record biancoverde al PalaEstra, dopo questo match, 3-11 quello degli ospiti lontano dalla Lanterna. Bastavano queste premesse per dire che giocare a Siena avrebbe dato un vantaggio considerevole alla Mens Sana. Così è stato per tutto l’incontro: una partita approcciata bene, gestita con lucidità quando gli ospiti si sono fatti sotto, risolta con decisione nel terzo quarto. Come detto anche nelle precedenti occasioni, le rotazioni adesso permettono di avere una squadra in grado di fare un cambio di passo nella seconda metà di gara, cosa che forse era un po’ mancata nell’ultima parte di stagione regolare. Oggi la musica è diversa e i risultati lo dimostrano.

 

IL PROTAGONISTA

In una vittoria di squadra c’è da porre l’accento su diverse prestazioni. Però un dato spicca su tutti. Pannini ha concluso il match con +25 di plus/minus, Sabia e Pucci +19, Jokic +16 e Belli +14. Sono i 5 che componevano il quintetto iniziale scelto da coach Paolo Betti. Segno evidente che anche la preparazione al match è stata ottimale e che le idee che la squadra voleva mettere in campo sono state eseguite molto bene.

A livello di score personale, impossibile non menzionare la prestazione di Alessandro Pucci, chirurgico e quasi perfetto in fase di esecuzione, come dicono i suoi 18 punti totali. Molto bene però anche Sabia che ha risposto con 8 punti e 7 rimbalzi, oltre che la consueta solidità alla chiamata di coach Betti, dopo un periodo in cui il suo minutaggio si era ridotto (e questo è un ulteriore premio alla sua mentalità); così come positiva è stata la prova di Ragusa: giocatore che forse ha bisogno di essere ancora più coinvolto nei giochi per crescere, le imbeccate per lui di Ivanaj fanno veramente ben sperare.

 

LA PROSPETTIVA

Adesso però si parte per il girone di ritorno ed arriva subito l’appello più importante. Nel prossimo turno la Mens Sana ospita Crocetta, l’unica squadra che l’ha battuta sin qui nella seconda fase. In Piemonte finì 91-83 per il Don Bosco e fu un ko piuttosto rumoroso e doloroso che costrinse di fatto la società ad accelerare sul mercato per mettere un nuovo innesto nel roster. Oggi però la partita acquisisce un’importanza ancora maggiore rispetto alla differenza canestri da ribaltare (il -8 è un risultato decisamente “attaccabile” da questo punto di vista). Vincere infatti significherebbe mettere 4 punti di vantaggio tra sé e il Don Bosco, ponendo una serie ipoteca sulla salvezza. Con questi presupposti, le motivazioni vengono da sé.

 

Andrea Frullanti

 

 

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19 maggio 1973 

 




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