Proprio quello che serviva. Vincere fuori casa, farlo con una prestazione convincente in difesa e, soprattutto, reagendo di fronte ad una difficoltà. Sono questi gli elementi maggiormente positivi che emergono dalla vittoria, 76-59, riportata dalla Mens Sana a Serravalle. Un’affermazione che fa raggiungere alla squadra di Betti quota 18 punti, in coabitazione con altre 2 squadre, tutte in lotta (serratissima) per i primi 3 posti. Davanti c’è ancora Crocetta, a 20 punti, a cui è stata data la vittoria a tavolino su Spezia.
LA CHIAVE
Aver tenuto gli avversari sotto i 60 punti fa capire quale
sia stata la skill vincente per i biancoverdi a Serravalle. Certo, l’avversario
era forse quello più debole del girone (sulla carta) nonché alle prese con una
classifica quasi disperata per cercare di evitare l’unica retrocessione diretta
del raggruppamento. Ciò non toglie che c’è stata una bella reazione della Mens
Sana dopo un inizio difficile (7-0 il parziale iniziale in favore dei padroni
di casa) ed ha creato in maniera progressiva un vantaggio consistente nel
match. Il terzo quarto è stato il momento decisivo: non c’è stato il cosiddetto "parzialone" vero e proprio - molto difficile andare in continuità in una partita dove si è vista tanta zona da una parte e dell'altra - ma il complessivo 22-16 in favore della Mens Sana ha spezzato
gli equilibri in un momento chiave dell’incontro, proprio quello in cui nelle
ultime giornate i biancoverdi avevano fatto registrare le maggiori difficoltà
di tenuta. Un’inversione di tendenza che fa assolutamente ben sperare.
IL PROTAGONSITA
C’era grande attesa per l’esordio di Ivanaj, ultimo colpo di
mercato della società. Ma gli oltre 1200 chilometri macinati in 48 ore per raggiungere
prima Siena e poi il Piemonte, da Reggio Calabria, ne hanno forse limitato il
rendimento. Poi c’è anche un fattore tecnico: il giocatore di fatto ha avuto
circa 24 ore di tempo per calarsi nella nuova realtà, lecito quindi considerare la
partita con Gallarate del prossimo turno il suo vero esordio in maglia Mens
Sana. Per di più da fare a Siena.
Nell’attesa è bene concentrarsi su chi c’era. Da sempre, verrebbe da dire. A Serravalle i canestri più pesanti, quelli che hanno segnato gli allunghi biancoverdi, portano la firma di capitan Pannini: 10 punti, frutto di 2 triple e un gioco da 4 punti. Mano pesante per di più a poche ore da un lutto familiare, quindi anche in una condizione psicologica non facile. Ma vietato sorprendersi quando si parla di Edoardo Pannini, giocatore che non smette mai di stupire. Ogni anno, dalla ripartenza della società dalla Promozione, si parla di lui come uno che «non potrà andare oltre», riferendosi al gap fisico in relazione alla categoria che via via la Mens Sana affronta. Invece Pannini va sempre ed oggi è un giocatore maturo che è cresciuto così come è cresciuta negli anni Mens Sana. Sempre con grande intelligenza e applicazione. Doti che lo rendono imprescindibile sia in questa stagione ma presumibilmente anche in chiave futura.
Ma ci sono tante altre note liete da sottolineare, a dimostrazione di una vittoria griffata da tutto il collettivo. Basti pensare all’apporto più che positivo dei lunghi, di Ragusa (sbloccatosi anche in attacco), di Jokic oltre che del solito Prosek. Così come quello offensivo di Pucci e Belli, ispirata. Sembra invece ancora lontano dalla migliore condizione Tognazzi, oltre che meno coinvolto emotivamente dal contesto: resta una situazione da registrare in vista dell’intenso rush finale della seconda fase.
LA PROSPETTIVA
Annullata la vittoria di La Spezia che si era imposta 90-66
sul campo del Don Bosco Crocetta: partita omologata con il successo dei piemontesi a tavolino (20-0) per la posizione irregolare del secondo assistente-allenatore inserito in lista
in mancanza del necessario tesseramento (articolo 49 del
regolamento FIP). Un risultato che rivoluziona la classifica. Non ci sono più 5
squadre in vetta, ma resta da sola Crocetta a +2 dalle tre più immediate
inseguitrici: Mens Sana, Virtus e Legnaia. Spezia resta quindi a quota 16, a -2
da biancoverdi e compagni. Anche Genova non molla mentre da Varese in poi la
situazione di classifica sembra onestamente più complicata.
In ogni modo, la classifica è ancora in grande evoluzione. Oggi la Mens Sana sarebbe salva senza playout ma è ancora molto prematuro fare bilanci. Siamo a metà del girone di andata nella seconda fase, ci sono ancora 9 partite, le prossime 3 tutte in una settimana. Forse solo al giro di boa si potrà avere una concezione efficace degli equilibri del torneo.
Andrea Frullanti
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