Quella vista con Gallarate è stata forse la miglior Mens Sana dell’anno. Una squadra che si è scoperta profonda e continua, anche grazie a chi è arrivato a campionato in corso, permettendo di dare una fisionomia più completa alla squadra. L’obiettivo adesso è dare un ulteriore impulso all’insegna della continuità, considerando che stiamo arrivando al giro di boa della seconda fase, in una settimana da un turno infrasettimanale da giocare in trasferta.
LA CHIAVE
La vittoria con Gallarate, netta e spettacolare nel punteggio,
ha messo in mostra una Mens Sana che aveva decisamente più energie rispetto ai
lombardi, arrivati a Siena con un roster rimaneggiato. Quel che resta però è la
prestazione dei biancoverdi. La parola chiave resta sempre quella: continuità.
Continuità nel dare un approccio fisico al match, nell’avere un rendimento difensivo
all’altezza specialmente dal secondo quarto in poi, nel trovare quasi sempre la
soluzione giusta da un roster che adesso mette a disposizione di coach Betti
molte più scelte rispetto a quante non ci fossero un paio di mesi fa. La marcia
ingranata sembra assolutamente quella giusta.
IL PROTAGONSITA
Ci sarebbe da parlare del solito Prosek, ancora una volta
miglior realizzatore mensanino con 19 punti, ma anche dei 12 punti di Ivanaj
nel match d’esordio di fronte al suo nuovo pubblico. Un impatto importante per
un giocatore che sembra avere potenziale e mentalità per stare alla Mens Sana e
con progetti ancora più ambiziosi. Oltre che doti tecniche e atletiche non
indifferenti.
Però è bene concentrarsi su due giocatori che sembrano essersi ritrovati. Il primo è Ragusa che, nell’ultimo periodo, sta inanellando una serie di prestazioni importanti e via via sempre più solide. La doppia doppia con Gallarate (17 punti e 12 rimbalzi) è solo il premio per un giocatore che sembra aver trovato finalmente la sua dimensione nelle gerarchie e nelle dinamiche collettive mensanine. Se conferma il trend, potrebbe essere un protagonista aggiunto del finale di stagione.
Protagonista sempre, nel bene e nel male, è Tognazzi: anche lui, con Gallarate, ha fatto vedere buonissime cose, è sembrato un giocatore nuovo che ha inciso con chirurgica precisone laddove è stato chiamato in causa. Insomma, ritrovata una forma fisica migliore dopo gli acciacchi dell’ultimo periodo, quella con Gallarate potrebbe essere la partita che segna (o potrebbe segnare) una dimensione nuova e decisamente interessante per la carriera del giocatore in maglia biancoverde. Anche in chiave futura.
LA PROSPETTIVA
Notati tutti questi fattori positivi, adesso vanno
confermati e possibilmente migliorati. La Mens Sana fino ad oggi ha ottenuto
solo due vittorie di fila in trasferta, tra il 13 e il 27 ottobre, a La Spezia
e Castelfiorentino nella fattispecie. 3 vittorie consecutive (Varese, Serravalle
e Gallarate) non sono però il record stagionale perché, sempre in quel periodo,
la squadra di Betti ottenne 4 successi di fila (Cecina, Spezia, San Miniato e
appunto Castello). Quindi è lecito adesso cercare di alzare l’asticella e
cercare di migliorare questo primato.
In sintesi: era da ottobre che la Mens Sana non viveva un momento così positivo. Era capolista allora e lo è anche oggi, seppur con una graduatoria nuova e in coabitazione con altre squadre.
Siamo però entrati nella settimana del turno infrasettimanale, con Collegno mercoledì (non il più semplice dei turni esterni da giocare a metà settimana) e Genova a chiudere la prima metà di seconda fase domenica prossima in viale Sclavo. Oltre ai “freddi” numeri, ci sono anche le energie da gestire per poter rendere al meglio a cercare di allungare il trend positivo.
Andrea Frullanti
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