La mortificazione per come maturano le sconfitte rischia di essere ancora più pesante rispetto al risultato negativo in sé. A Borgomanero è andata nuovamente male al Costone ed è arrivato l’ennesimo ko di misura per la squadra di coach Michele Belletti: 80-79 il risultato definitivo dopo che i gialloverdi, con la tripla di Sebastianelli, erano arrivati sul 79-71 a 4’ esatti dalla fine. Poi la rimonta dei padroni di casa a mortificare, per l’appunto, gli sforzi costoniani. Agli antipodi da tutto questo, viaggia sempre più sulle ali dell’entusiasmo la Virtus che, contro Collegno, ha ottenuto la decima vittoria consecutiva tra prima e seconda fase, avvicinandosi a grandi passi verso la salvezza diretta.
QUI COSTONE
Cosa succede al Costone? Al di là dell’infortunio di lunga data
di Ferdinando Nasello che ha privato la squadra del suo punto di riferimento (tra
una o due partite potrebbe comunque tornare a disposizione), sembra sempre
mancare qualcosa alla squadra. Che comunque non è al meglio dal punto di vista
fisico, visto che anche Bruttini sta stringendo i denti pur di essere in campo.
Ne consegue che Belletti può disporre di rotazioni decisamente accorciate e che questo porti, nei frangenti conclusivi delle partite, al venir meno di risorse ed energie. Dal punto di vista fisico e mentale. Contro Borgomanero si può, banalizzando al massimo, dire che al Costone è mancata la zampata finale. Vuoi perché sono venute meno un po’ di energie, vuoi perché quando si perde tanto anche le certezze più granitiche diventano meno stabili e, alla fine, fann emergere ancor di più eventuali limiti e fragilità.
E questo può influire dal punto di vista mentale perché, malgrado tutto, il Costone dimostra di esserci e di lottare contro qualsiasi avversario. A prescindere da caratteristiche e da valori tecnici. Però gli esiti negativi degli incontri sono diventati una zavorra importante. Specie adesso che il Costone è scivolato in decima posizione, a 12 punti con Casale con cui però è in svantaggio nella differenza canestri, e comunque a -2 dalla zona playoff.
I numeri, ma anche l'atteggiamento della squadra, dicono quindi che c’è ancora una speranza. E nel prossimo turno è proprio Casale Monferrato che dovrà far visita al Costone al PalaOrlandi. Definirla ultima spiaggia è forse troppo. Ma è chiaro che nessuna delle due squadre si può permettere di perdere, se entrambe vogliono mantenere vive le proprie speranze in ottica di post-season. All’andata finì 77-64 per i piemontesi, ci sarebbe anche quel passivo da ribaltare per Zeneli e soci.
QUI VIRTUS
Chi sta dominando, avvicinandosi a grandi passi verso la
salvezza diretta senza passare dai playout è la Virtus. 7 vittorie in
altrettante partite di seconda fase, 10 successi di fila (l’ultimo ko è datato
18 gennaio, 76-73 per la Mens Sana): questi i numeri che certificano il passo inarrestabile
della Virtus. Senza storia in match con Collegno deciso subito nel primo tempo,
chiuso con un netto 64-36, e con una partita condotta sempre con autorità e
controllo. Ben 5 i giocatori in doppia cifra: Zocca e Calvellini con 15 punti,
Costantini 14, Gianoli 11 e Pieri 10.
Alla Virtus sembra adesso funzionare tutto nel migliore dei modi. C’è un gruppo coeso che ha finalmente trovato la sua dimensione ed una consapevolezza che gli permette di rendere al massimo: idee chiare in attacco e in difesa, gerarchie e qualità. Le doti tecniche, del resto, non sono mai state messe in dubbio per la squadra di coach Evangelisti. Che, con grande coscienza delle cose, ha sempre predicato calma, dicendo che ai suoi ragazzi serviva solo tempo. E il tempo gli ha dato ragione.
Andrea Frullanti
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