Due su due. È un percorso netto fino a questo punto quello della Virtus, con due vittorie in altrettanti incontri di seconda fase. Percorso netto ma in senso opposto anche per il Costone, che fino a questo punto ha perso sempre nel suo play-in gold. Proviamo a fare una sintesi per entrambe. Gli schiaffi presi nella prima fase sembrano aver finalmente destato la Virtus che adesso ha la consapevolezza di ciò che le serve per vincere ed essere continua. Invece il Costone risulta un po’ appagato da una prima fase sempre condotta a pieni giri. E rifiatare, proprio adesso, comporta perdere terreno dalla vetta.
QUI VIRTUS
Ancora senza Bartoletti, sempre alle prese con il recupero dalla
frattura al dito della mano, la Virtus sembra aver trovato in Guerra la guida
per arrivare alla salvezza, magari evitando i playout. Il play umbro arrivato a
fine 2024 in via Vivaldi ci sta mettendo anche un discreto contributo a livello
di realizzazioni e non solo di servizi per i compagni, come nella prima parte della sua
avventura in rossoblù. 20 i suoi punti nella partita con Genova che lo rendono l’mvp
di un incontro in cui la Virtus ha impiegato più di metà gara per trovare il
bandolo della matassa di un avversario ostico e pericoloso.
In ogni modo la strada intrapresa dalla squadra di coach Evangelisti sembra essere quella giusta. Poi si sa: vincere aiuta a vincere. E dà soprattutto morale, convinzione ed autostima. Specie alla vigilia della trasferta a Gallarate, in casa della squadra che era accreditata come la più pericolosa della poule salvezza. Ma visto il trend delle prime due giornate, sono i lombardi che hanno qualcosa in più da temere, non viceversa.
QUI COSTONE
Si è inceppato qualcosa nei meccanismi del Costone. È questa
la “sentenza” che arriva dal ko in casa di Casale Monferrato. Una partita in
cui i gialloverdi erano partiti bene, continuando a difendere con attenzione ma
concretizzando poco (o meno di quanto prodotto) in attacco. Sono soprattutto
gli stoccatori dall’arco ad avere le polveri bagnate: i gemelli Paoli, ma anche
Zeneli e Banchi sembrano meno continui rispetto alla prima parte di stagione.
Che sia subentrato un po’ di appagamento per la qualificazione alla poule promozione? Da fuori impossibile dirlo, forse solo coach Belletti può avere il polso della situazione vivendo da dentro lo spogliatoio. E forse non sono un caso i suoi “appelli” alla reazione per cercare di alzare l’asticella e lottare per i playoff: dopo le prime due partite, e due sconfitte, sembrano un segnale di allerta per cercare di scuotere i suoi.
E una scossa serve. Anche perché adesso per il Costone arriva la trasferta ad Oleggio che è ancora capolista nonostante debba recuperare il match con Quarrata (già questo basta per descrivere la qualità del percorso stagionale dei prossimi avversari), rinviato lo scorso weekend perché la squadra di coach Michele Catalani era praticamente schierata in toto con la maglia dell’Olimpia Milano under 19 a vincere la Coppa Italia di categoria.
Andrea Frullanti
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