Un turno infrasettimanale incolore, o quantomeno sfortunato, il radar fisso ancora sul mercato e la sensazione che il prossimo match inciderà in maniera quasi decisiva sul cammino stagionale mensanino. È indubbio che la Mens Sana sta attraversando un momento chiave della sua annata perché, al contempo, c’è da lavorare per difendere l’attuale posizione in classifica (la sesta).
Senza Sabia, aggiuntosi alla lista degli indisponibili dove c’è sempre Neri (ovviamente), e con Tognazzi e Belli che ancora non possono essere al 100% dopo i rispettivi infortuni, era chiaro che a Cecina la squadra avrebbe fatto molta fatica. Specialmente perché la Mens Sana era impegnata sul campo di una delle squadre più in forma del momento, oltre che desiderosa di risalire la classifica dopo un girone di andata decisamente al di sotto delle aspettative. La sconfitta sostanzialmente è stata lo specchio di tutto questo.
È una fase, questa, in cui la Mens Sana è corta, a livello numerico soprattutto. Lecito quindi che le attenzioni vadano sul mercato. Anche se presumibilmente non saranno questi i giorni in cui arriveranno novità da questo fronte. La società è intenzionata a intervenire ma ancora non ha trovato giocatori della qualità necessaria o che rispondano alle caratteristiche, tecniche e umane, che servono. Comprare tanto per comprare, specie per quelle che sono state le offerte valutate fin qui, non fa al caso dei biancoverdi e non rientra nemmeno del credo societario mensanino.
Quindi, al netto di clamorose occasioni o situazioni che si sbloccano improvvisamente, occorrerà attendere il 2025 per parlare concretamente di innesti nel roster biancoverde. Nel frattempo però il tempo scorre e il campionato non concede pause né attimi di relax. Prima di Natale ci sono da affrontare Spezia in casa e San Miniato fuori. Insomma, c'è da fare un extra-sforzo collettivo per dimostrare che si può continuare a competere. Attendendo il rientro di Neri e di chi arriverà dal mercato.
È l’occasione per la squadra di dimostrare tutto il proprio valore al di là delle contingenze, degli infortuni, eccetera. Soprattutto quella con Spezia è una finale anticipata per la volata per il sesto posto. Si parte dal +1 Mens Sana dell’andata (101-100 dopo due supplementari). Molte cose però sono cambiate tra i liguri che hanno inserito l’esperto Federico Loschi nella squadra, esonerato Davide Diacci e chiamato Marco Mori in panchina. Pochi elementi che comunque fanno capire come Spezia faccia sul serio e che non si accontenti della posizione che attualmente ha.
È una finale poi perché ci sono due punti di vantaggio da difendere in classifica. Così come poi ci sarà un +2 da difendere nella trasferta più difficile, quella di San Miniato, dove nessun fin qui ha mai vinto. Ma quella è un'altra storia. È chiaro però che è un calendario decisamente difficile quello che attende la Mens Sana. Da affrontare con la voglia e lo spirito di chi ha qualcosa da dimostrare. A se stesso e tutto il proprio ambiente.
Andrea Frullanti
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