Ha sicuramente una marcia in più la Mens Sana quando gioca in casa. Basti vedere la vittoria su La Spezia (85-77 il finale): un match ben approcciato e ben giocato, gestendo bene gli avversari, anzi colpendoli dove risultavano più lacunosi (la tenuta degli uno contro uno in difesa). È stata una prova di solidità da parte della squadra di Betti, la più bella ed efficace risposta che ci potesse essere dopo Cecina. Il risultato è una vittoria importante per la classifica (il 2-0 su Spezia è prezioso). Anche se ancora la strada è ancora molto lunga.
LA
CHIAVE
Nonostante
i vantaggi siano stati sempre più o meno contenuti, la Mens Sana contro La
Spezia ha giocato meglio degli avversari. La sintesi della partita è tutta nella
valutazione complessiva: 91-78 per i biancoverdi che hanno tirato meglio (45.5%
dal campo contro il 39.1% dei liguri), hanno catturato più rimbalzi (45-39) ed
hanno portato ben 5 giocatori in doppia cifra (Tognazzi 22, Prosek 20, Panini
12, Belli 11 e Pucci 10), dimostrando una partecipazione collettiva alle fortune della squadra e un'equa distribuzione di responsabilità. Dall’altra parte solo Dias e Loschi, le due
individualità di spicco, hanno provato a limitare i danni.
Troppo poco per arginare una Mens Sana che quando si innesca, soprattutto in casa, può e deve far paura a qualsiasi tipo di avversario. A prescindere da classifica, rotazioni, uomini a disposizione ecc.
IL
PROTAGONISTA
Dopo
l’infortunio di Arezzo, Tognazzi è definitivamente tornato. La prova è di quelle
da ricordare. Non solo per i 22 punti complessivi ma anche 9 falli subiti e un
9/10 dalla lunetta preziosissimo per tenere costantemente a distanza gli
avversari. Alla sua 101esima presenza, giustamente celebrata prima della palla
a due, Tognazzi ha risposto con una prestazione in cui ha messo in mostra le
sue caratteristiche migliori. E quando gioca con questa consapevolezza, Tognazzi,
al pari dei suoi compagni, ha una marcia in più. Risultando decisivo e
trascinante e lanciando di fatto un messaggio a tutti: sugli esterni la squadra
è a posto, se c’è da investire, è bene farlo tra i lunghi. Dove Prosek,
monumentale anche contro Spezia, può e deve avere un aiuto più solido dai
compagni.
LA
PROSPETTIVA
Guardando
la classifica, quanto brucia la sconfitta di Arezzo da 1 a 100? Diciamo pure
1000 considerando che la differenza canestri persa last minute, con l’attuale
situazione, relegherebbe i biancoverdi al settimo posto a vantaggio proprio
della SBA. In ogni caso la strada è ancora lunga. All’orizzonte c’è l’ultimo
match dell’anno solare 2024, a San Miniato, in casa dell’unica altra squadra
ancora imbattuta insieme al Costone. Partita di difficoltà massima ma da affrontare
senza timori reverenziali e con la consapevolezza di non aver nulla da perdere
ma tutto da guadagnare.
Perché la vittoria con Spezia ha dimostrato che la squadra c’è. Nonostante le defezioni e le rotazioni accorciate (che invece a Cecina erano risultate decisive per un rendimento decisamente al di sotto delle aspettative). Dimostrarlo in casa di una delle compagini più forte del girone darebbe un’ulteriore iniezione di fiducia all’ambiente. Il tutto in attesa che l’anno nuovo porti il rientro di Neri e la tanto chiacchierata (per solo a parole) novità di mercato.
Andrea Frullanti
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