Crac! L’equilibrio pare essersi spezzato subito. Lo dicevamo facendo il punto al giro di boa che la situazione era alquanto instabile e i risultati della prima giornata del girone di ritorno hanno rotto subito gli indugi. È quanto dice la vittoria di un Costone ormai con un piede e mezzo in poule promozione ed è quanto conferma la sconfitta beffa della Virtus, la cui classifica continua ad essere molto preoccupante.
QUI COSTONE
Impossibile descrivere il susseguirsi di emozioni della
vittoria con Quarrata: una partita che il Costone sembrava avere in mano ma che
poi è tornata in discussione, con rimonte e contro-rimonte da una parte e dall’altra.
Si affrontavano due tra le migliori squadre del campionato del resto e, come
spesso accade in queste situazioni, è servito il colpo di scena finale.
Arrivato per di più dopo un overtime.
Match-winner è Matteo Paoli che con la sua tripla ha regalato la vittoria al Costone, confermando l’imbattibilità casalinga dei gialloverdi e aprendo uno scenario di classifica decisamente interessante. Perché il 4° posto con 4 punti di vantaggio sulle più immediate inseguitrici (con Quarrata tra l’altro è già sul 2-0) sono un tassello importante per guardare al prosieguo del campionato con giustificata ambizione e la giusta dose di ottimismo. Del resto il Costone, risultati alla mano, ha dimostrato sul campo di poter essere considerata una grande del campionato e come tale si sta comportando.
La conferma di quanto detto potrebbe arrivare già dal prossimo impegno quando la squadra, che ritrova Belletti in panchina dopo la squalifica, farà visita ad Empoli per cercare di interrompere la striscia negativa fuori casa (4 sconfitte di fila). Una vittoria significherebbe aggancio e sorpasso proprio su Empoli e questo aumenterebbe ancora di più le credenziali costoniane in campionato.
QUI VIRTUS
Situazione a specchio rispetto al Costone ma in chiave
negativa. La classifica della Virtus è assolutamente deficitaria con il -4 dal gruppone di tre squadre in lotta per gli ultimi due posti disponibili tra le prime sei (dando per assodata la fuga delle capolista Lucca, Empoli e San Miniato, oltre
che del Costone). Da questo punto di vista la sconfitta con Empoli fa ancora
più male.
La partita con Empoli lascia tanto amaro in bocca. Per il -2 finale così come la dinamica con cui si è arrivati all’ultimo tiro, poi fallito, da Calvellini. Basti pensare che la Vitus era entrata nell’ultimo minuto di partita con 3 punti di vantaggio, vanificati poi dalle realizzazioni empolesi di Maric e Rosselli. Ma quello che lascia maggior strascichi è il rimpianto di essersela giocati alla pari con Empoli, di aver messo in grande difficoltà una delle prime della classe e di essere purtroppo usciti dalla contesa con un pugno di mosche in mano.
In ogni caso la Virtus deve cercare di guardare avanti. L’atteggiamento visto con Empoli, sul piano tecnico e mentale, è quello giusto. Guerra ha avuto un buon impatto, con 9 punti a referto, ma è chiaro che debba ancora lavorare per crescere. Così come tutta una Virtus che comunque ha avuto bone cose da Joksimovic, Gianoli, oltre che da Zocca, Dal Maso e Calvellini.
A quest’ultimo, come a tutta la sua squadra, è mancato il graffio finale. Da trovare e ritrovare nelle prossime uscite. A prescindere dall’avversario che si trova di fronte. Anche se questo si chiama San Miniato e non ha mai perso in casa.
Andrea Frullanti
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