martedì 5 novembre 2024

Basket City: Come arriva la Virtus alla sfida con la Mens Sana. Costone, segni da grande

Diciamolo subito: la Virtus non arriva come vorrebbe al confronto con la Mens Sana. Anzi, c’è una bella dose di pressione addosso ai rossoblù alla vigilia della sfida ai “cugini” di viale Sclavo. La sconfitta al PalaFilarete di Firenze contro Legnaia è indubbiamente un passo indietro per la squadra di Evangelisti che, solamente 7 giorni fa,sembrava aver ripreso il suo passo con Lucca (guarda caso la stessa squadra che poi ha veementemente fermato la Mens Sana). Quindi, nel campionato dei grandi equilibri, arriva un Virtus-Mens Sana che rappresenta una nuova ripartenza per entrambe le squadre. Forse ancora di più per la Vitus. Per informazioni su come si riparte citofonare al Costone che, nell’ultimo turno, ha messo in campo il carattere e la forza di chi non si impaurisce di fronte a un risultato negativo. Vittima sacrificale del caso è stata Spezia.

 

QUI VIRTUS

Difficile capire cosa succede alla Virtus. A Firenze era partita con il piede giusto ma poi, nel secondo quarto, ha subito un parziale complessivo di 23-3. In estrema sintesi: fino a qui la Virtus è stata molto, troppo, altalenante. Troppi gli alti e bassi che non permettono alla squadra di esprimersi come invece potrebbe.

Quali sono le ragioni di queste “montagne russe”? Un primo fattore sono gli infortuni che hanno contraddistinto l’avvio di stagione. Bartoletti e Calvellini prima, ora Joksimovic (uno dei grandi colpi estivi). Per quest’ultimo si cerca di accorciare i tempi di recupero (a Firenze era in panchina solo per onor di firma), vedremo se sarà in campo con la Mens Sana.

Sempre tra gli esterni, la cui batteria sembrava uno dei punti di forza della Virtus, si soffre di mancanza di alternative. Dal Maso e Calvellini (vedi i motivi di cui sopra) stanno rendendo meno di quello che ci si aspettava. Ma anche in cabina di regia, partito Laffitte, si sente la mancanza di un’alternativa a Bartoletti. Per il quale si devono aggiungere gli ormai noti acciacchi fisici registrati.

Un’istantanea che ci fa vedere come il “cantiere” Virtus sia ancora molto aperto. Anche per permettere ai nuovi di integrarsi e coesistere al meglio con i confermati dalla passata stagione. Tanti aspetti sottolineati in rosso nell’agenda di coach Evangelisti che, dal canto suo, può e deve cercare di far fruttare il materiale che ha a disposizione.

Magari evitando frenesie che, guardando alla classifica e al ritardo accumulato, potrebbero venir fuori in casa Virtus. Non è facile ma, da questo punto di vista, la partita con la Mens Sana e le motivazioni che porta con sé potrebbero rappresentare il punto di svolta dell’annata. Almeno è quanto si augurano in via Vivaldi.


QUI COSTONE

Non ha frenesie e sembra vivere al meglio la stagione il Costone. Specialmente con un’impeccabile “media inglese”. Vi ricordate questa statistica che tanto andava di moda nel calcio degli anni ’80 e ’90? Era una media ponderata dei risultati interni ed esterni che, in estrema sintesi, dava grande valore all’imbattibilità interna. Ed è quanto ha sottolineato il Costone dopo il successo su Spezia: 5/5 per la squadra di Belletti al PalaOrlandi, un dato che solidifica la posizione in classifica dei gialloverdi, in coabitazione con Mens Sana e Arezzo, alle spalle della grande favorita Empoli (peraltro battuta in casa da Nasello e soci).

Il Costone ha doti e mentalità da grande. Michele Belletti poi sta insistendo sull’equilibrio e la lucidità delle scelte che deve effettuare in campo la sua squadra. Dal canto loro, i giocatori stanno rispondendo con prestazioni intelligenti e lucide. C’è grande collaborazione e poco individualismo. Ed è forse questa la cosa che rende più orgogliosi a Montarioso. Poi è chiaro che le individualità non guastano: in tal senso, guardate come gioca Bastone e come, con grande applicazione e attitudine, sia sempre al posto giusto nel momento giusto. In attacco e in difesa. È un protagonista silenzioso ma che rappresenta una delle maggiori armi a disposizione del Costone. La chiave dell’ottimo avvio di campionato gialloverde è proprio questa: fiducia, attitudine, lucidità. Con tutti al servizio del “noi”. Da parte nostra, non ci sembra affatto poca cosa… anzi.

 Andrea Frullanti


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19 maggio 1973 

 

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