lunedì 21 ottobre 2024

Tenuta mentale, rimbalzi e Prosek, l'energia pura Mens Sana significa consapevolezza

Un’altra vittoria in volata, un altro successo emozionante arrivato per di più in quello che, classifica alla mano, era uno scontro diretto. È una Mens Sana tutta cuore e forza di volontà quella che ha superato in casa San Miniato per 91-89. Una partita decisa dai tiri liberi di Pucci e Tognazzi a 28 centesimi di secondo dalla fine dopo il fallo sulla guardia senese e il tecnico comminato a Caglio di San Miniato. Il risultato si è deciso lì ma già nelle precedenti fasi del match si erano viste caratteristiche e doti importanti per una Mens Sana che oggi è in vetta insieme al Costone e ad Empoli. Un risultato non di poco conto se si considera che la classifica si sta allungando.


LA CHIAVE

Ci sono due aspetti da sottolineare. Il primo: la tenuta mentale e l’applicazione della Mens Sana. Anche quando i tiratori di San Miniato avevano creato separazione nel punteggio. Non solo con il grande ex di giornata, Menconi (30 punti totali per lui), ma anche con la capacità di Caglio e di Metsla di accendersi. Del resto questa è San Miniato: una squadra con un incredibile talento offensivo che può far male a chiunque. E lo ha fatto anche con la Mens Sana, quando ha trovato triple importanti nel terzo quarto nonostante le ottime zone messe in campo da coach Paolo Betti. Ma la forza mentale e l’attitudine mensanina hanno permesso ai biancoverdi di venir fuori da situazioni complicatissime. Compreso il -1 a 9”41 dalla fine. 

Nell’ultimo possesso la tripla di Belli non ha avuto fortuna ma, qui arriviamo al secondo fattore da rimarcare parlando della vittoria mensanina, il rimbalzo è finito nelle mani di Tognazzi che ha subito il fallo ecc. ecc.. alla fine anche questa statistica ha il suo peso nel match. 47 le palle catturate dalla Mens Sana, di cui ben 17 in attacco, a fronte delle 32 in totale di San Miniato. In una partita in cui le percentuali al tiro si sono equivalse (Mens Sana meglio dall’arco, San Miniato meglio nel pitturato), aver catturato 15 rimbalzi in più rispetto agli avversari, alla lunga, ha fatto pendere l’ago della bilancia in favore della Mens Sana. Anche nell’azione decisiva dell’incontro.


IL PROTAGONISTA 

Quella tra Mens Sana e San Miniato è stata una sfida tra due squadre che hanno uno spiccato talento offensivo ma che si sono affrontate anche sul piano difensivo, cercando di limitarsi vicendevolmente con tanta fisicità e pressione difensiva. Nonostante siamo solamente ad ottobre, la partita aveva quasi i toni dei playoff. A livello tecnico-tattico premiante è l’ecletticità dei componenti del roster biancoverde: la duttilità dei vari Pucci, Neri, Belli, Marrucci e Tognazzi, gente che può ricoprire più ruoli per intendersi, è un’arma che coach Betti sta sfruttando molto. Anche tra i lunghi. Non è un caso che le statistiche premino Prosek, in doppia doppia con 28 punti e 13 rimbalzi totali (33 di valutazione complessiva). Infatti l’italo-ceco ha potuto godere del doppio del minutaggio concesso a Ragusa, per esempio. Ma non perché - come ha anche detto coach Betti nel post gara - il numero 7 demeritasse (7 punti e 7 rimbalzi sono lì a testimoniarlo). Ma perché la tipologia del match richiedeva mobilità e bidimensionalità anche nel pitturato. E in tal senso Prosek, per la categoria, sta dimostrando di avere caratteristiche importanti che lo rendono un autentico fattore per la Mens Sana.


LA PROSPETTIVA

Nessuno in Viale Sclavo si sbilancia, anche perché equilibrio e umiltà sono parole chiave nel contesto di un campionato così incerto ed equilibrato. Un torneo che sta in parte sovvertendo i pronostici della vigilia e dove nessuna partita può essere data per scontata a priori. Però, le due vittorie con Spezia e San Miniato sono energia pura per tutto l’ambiente mensanino. Si respira un’atmosfera positiva attorno alla Mens Sana e questa positività viene tradotta in convinzione a applicazione in campo da parte della squadra. Una squadra che sembra, partita dopo partita, acquisire sempre maggiore consapevolezza, di sé e delle proprie forze. Un gruppo che soprattutto sembra in grado di competere contro tutti. E questo non è assolutamente poca cosa…


Andrea Frullanti


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