Bella, quadrata, solida. È una vittoria di autorità, di pura consapevolezza, quella ottenuta dalla Mens Sana a Castelfiorentino. Nella patria dei tanti ex, coach Betti su tutti, il collettivo biancoverde è stato autore di una prestazione maiuscola, da grande squadra, di chi ha acquisito la convinzione di poter competere a un determinato livello e che, al suddetto livello, ci vuole restare. Il guanto di sfida è lanciato, le altre sono avvisate, il primato in coabitazione con Empoli è lì a dimostrarlo.
LA CHIAVE
È una Mens Sana che gira veramente molto bene, quella di coach Betti. La squadra sembra avere le idee chiare su cosa deve fare in campo e come riuscire a farlo gestendo risorse ed energie. Nel post-gara l’allenatore ha detto che la squadra sembrava contratta nella prima metà di partita. Un fattore che però non ha impedito a Pannini e soci di continuare ad esprimere la propria pallacanestro e di portare sul parquet le idee e le proposte su cui il gruppo lavora quotidianamente.
Il risultato, ascoltando proprio Betti, è che questo abbia dato il la al crescendo trionfale del secondo tempo che ha permesso, alla Mens Sana, di prendere il largo e di controllare tutto sommato agilmente il match. Vincono così le grandi squadre e la Mens Sana, giornata dopo giornata, sta acquisendo una fisionomia e una confidenza che la rendono tale.
Sulla carta l’avversario aiutava ma vietato sminuire i risultati di una squadra che, nelle prime 6 giornate, ha avuto un solo passaggio a vuoto. E che da lì in poi ha cambiato marcia, registro e mentalità. Nel prossimo turno arriva Lucca che è squadra pericolosa anche perché rinforzata in estate con giocatori di talento ed esperienza. È il banco di prova per avere ulteriori conferme del livello raggiunto dalla Mens Sana.
IL PROTAGONISTA
Quatto uomini in doppia cifra per la Mens Sana, tre della vecchia guardia. L’unica new entry è Ragusa (10), poi abbiamo Marrucci con 12, Tognazzi con 16 e il solito Prosek con 25. Abbiamo già parlato una settimana fa di come l’italo-ceco sia il catalizzatore offensivo del gioco mensanino grazie alla sua duttilità, tecnica e capacità di essere sempre più decisivo. Una dote che adesso deve passare all’appello dei big-match che prossimamente il calendario metterà di fronte alla Mens Sana. Intanto però in viale Sclavo ci si gode questo Prosek e questa Mens Sana che viaggia ancora sulle ali dell’entusiasmo dell’onda lunga del campionato super di un anno fa. Con i nuovi pronti via via a ritagliarsi spazio e a calarsi sempre più in una dimensione che sta crescendo, a livello di risultati così come di ambizione, autostima e voglia di salire ancora di livello.
LA PROSPETTIVA
La classifica sta delineando valori e gerarchie in parte nuove. Abbiamo superato la metà del girone di andata, un quarto di stagione regolare è già in archivio. E tra le notizie c’è sicuramente il primato della Mens Sana. Un percorso sin qui ottimo che continua ad alimentarsi dell’entusiasmo e della carica agonistica di una piazza cestistica che spinge forte la squadra biancoverde. Adesso però arriva un bel tour de force. Dopo Lucca c’è la Virtus e poi Quarrata fuori, Empoli in casa e il Costone a chiudere il girone di andata. Insomma le ultime 5 partite del girone di andata ci diranno molto su questa Mens Sana, chiamarle “esami di maturità” non è del tutto fuori luogo.
Andrea Frullanti
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