Un brusco risveglio. Come se non fosse bastato il secondo tempo in affanno della prima giornata con Arezzo. A Firenze contro l’Olimpia Legnaia, la Mens Sana ha subito una sconfitta dolorosa. Vuoi perché, se si guarda il calendario, quella del PalaFilarete era una delle partite che almeno sulla carta sembravano abbordabili per i colori biancoverdi. Vuoi perché ci sono da registrare alcuni passi indietro, specialmente in difesa, dove sono assolutamente troppi i 57 punti concessi agli avversari nel primo tempo.
C’è poi un altro fattore da tenere a mente. E quel fattore si chiama Alessandro Nepi. Lui, uno dei giocatori senesi più forti attualmente in circolazione, è stato il gran mattatore di serata con ben 37 punti sui 98 messi a segno da Legnaia: in pratica, da solo, ha realizzato quasi la metà dei canestri dei suoi. Ed è un mistero come Nepi, che già ha militato al Costone e alla Virtus, sia costretto a cercare fortune lontano da Siena. Quando in realtà avrebbe fatto molto comodo. Anche alla Mens Sana.
In primis perché è in gran forma. Mentre, in apparenza, questo discorso non sembra valere per gran parte della Mens Sana. La condizione atletica è attualmente un grosso tema in viale Sclavo, tant’è vero che alcuni rumors davano come imminente un ritorno della società sul mercato per sopperire alle non ottimali condizioni dei vari Neri, Pannini, ecc.
In secondo luogo c’è da elevare il proprio rendimento. Specie in fase di non possesso dove i quasi 60 punti concessi in un tempo sono troppi per poter sperare poi di portarsi a casa i due punti. Quindi c’è qualcosa da registrare, difficile da dire se riguardi solo il livello tecnico o qualcosa anche sul piano dell’atteggiamento. In ogni caso è qualcosa su cui coach Betti e tutto il suo staff devono lavorare.
È, se vogliamo, parte dello scotto da pagare sul piano dell’esperienza nell’approcciare al nuovo campionato di B2. Un torneo equilibrato come pochi altri, dove al momento sono a punteggio pieno due ottime squadre ma che, alla vigilia, non erano accreditate tra le favorite: Costone e Lucca. Altre big, ci riferiamo a Quarrata, devono ancora muovere il proprio score in classifica.
È soprattutto un campionato che non concede né soste né distrazioni. Le prime due giornate lo hanno fatto vedere chiaramente. Non si può quindi “regalare” niente a nessuno. Tantomeno a Legnaia che, almeno in teoria, potrebbe essere squadre con cui avere a che fare nella seconda fase (ed è forse questo il rammarico mensanino più importante per la sfortunata trasferta fiorentina).
Anche se, al momento, di certo c’è ben poco. Basti vedere che il prossimo avversario, Cecina, è reduce da una bruciante sconfitta interna contro Lucca. Un risultato sì a sorpresa ma non poi così tanto se si pensa al talento lucchese. Quello che però è inconfutabile è che arriverà a Siena un avversario forte e ferito. E forse, proprio per questo, ancora più pericoloso.
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