martedì 1 ottobre 2024

Basket City: Gran Costone, carattere e carisma. Questa Virtus non molla, ma il cantiere è aperto

Era il battesimo del fuoco: affrontare in trasferta le due squadre maggiormente accreditate del campionato. Era il più impegnativo degli esordi quello che si presentava di fronte a Virtus e Costone. Ai gialloverdi è riuscito il colpaccio in casa di Quarrata, i rossoblù non sono riusciti a fare altrettanto in casa di Empoli. Ma non per questo escono ridimensionati dal match.


QUI VIRTUS

È andata male alla Virtus che, presumibilmente, aveva il compito più difficile. Empoli è squadra esperta e fisica ed esordire in campionato proprio in casa dei maggiori accreditati alla vittoria finale era una mission impossible o quasi. Specie per una squadra come quella di Evangelisti: un gruppo profondamente trasformato in estate, a partire proprio da chi si siede in panchina.

La Virtus ha sempre rincorso. Ma non ha mai mollato (e questo è un segnale positivo da cui ripartire). Nemmeno nel corso di un terzo quarto in cui Empoli ha provato a dare una spallata al match. Anzi, nell’ultimo periodo, i rossoblù hanno recuperato per quanto hanno potuto e la differenza finale (-4) può essere considerata accettabile. Considerando soprattutto che al ritorno la Virtus avrà maturato un po’ più di conoscenza reciproca e potrà giocarsi le proprie chance con tutt’altra convinzione rispetto a quanto visto ad Empoli.

A patto che Bartoletti (il migliore a referto a quota 21) e soci lavorino su ciò che devono migliorare. Non tanto in attacco, quanto in difesa dove, ancora, le collaborazioni, gli aiuti e il livello di intesa non sono sembrati ottimali. Siamo però alla prima giornata, tempo per applicarsi in tal senso non manca.

A partire dal match del prossimo turno contro San Miniato, altra squadra considerata tra le grandi del campionato. La scorsa stagione Virtus e San Miniato si affrontarono alla prima giornata e in entrambe le occasioni vinse la squadra che giocava in trasferta. San Miniato ha uno spiccato talento offensivo, gioca a grandi ritmi e cerca sempre di accelerare e aumentare vertiginosamente il numero dei possessi. Miglior occasione per testare la propria difesa non c'è: se la Virtus vuole fare risultato, le sue fortune passano necessariamente dalla fase di non possesso.


QUI COSTONE

Cinico, chirurgico, concreto. È il Costone di Michele Belletti che bagna il suo esordio in B2, della squadra e del coach, con una vittoria che sa tanto di colpaccio. Aver strappato due punti in casa di Quarrata è un qualcosa che in pochi potranno dire al termine del campionato. Esserci riusciti con questo carattere e carisma conferma poi quanto i gialloverdi siano squadra pronta e costruita per competere a questo livello. 

Lo era già l’anno scorso, gli innesti di qualità accreditano ulteriormente il Costone. È anche questa la chiave di lettura per interpretare i 21 punti messi a segno da Filippo Paoli nel suo primo match ufficiale in maglia gialloverde.

Approfittando anche dell'assenza dello squalificato Tiberti, è stata la partita dell'impatto fisico, che al primo impegno nella nuova categoria è sempre un bel segnale, ma anche la partita dell'impatto tattico, perché i tiri da tre costruiti sugli scarichi dal post basso dei lunghi raccontano il lavoro di preparazione in settimana contro i cambi sistematici di Quarrata. Toccando il +18 nel primo tempo e il +21 nel secondo prima di alzare il piede dall'acceleratore nel finale, trovando alla prima partita le certezze cercate nel precampionato.

E adesso? Se il buongiorno si vede dal mattino, la controprova è subito dietro l’angolo. Considerando che nella prossima giornata arriva al PalaOrlandi l’altra grande favorita del torneo: Empoli. Riuscire nel secondo sgambetto consecutivo sarebbe il miglior viatico possibile per approcciare al primo derby di stagione, contro la Virtus.

Andrea Frullanti


*** 

 




 

 


 


 



 



Nessun commento:

Posta un commento