Una reazione che arriva e un’altra che non c’è. Anzi in quest’ultimo caso si può parlare di vera e propria défaillance, forse la peggiore che ci potesse essere. È stato un fine settimana agli antipodi per Costone e Virtus. Infatti, se i gialloverdi si sono messi alle spalle il passo falso di Arezzo superando nettamente in casa Legnaia per 100-73 al PalaOrlandi, prosegue invece il momento negativo dei rossoblù che, sempre ad Arezzo, non sono praticamente scesi in campo: 91-67 il risultato del ko subito che, con 4 sconfitte nelle prime 5 giornate, apre a tutti gli effetti la crisi virtussina.
QUI VIRTUS
Difficile capire quali siano le ragioni di una simile debacle. Un dato su tutti: il primo quarto della partita con Arezzo si è chiuso sul 21-9 per i padroni di casa, di fatto segnando il destino rossoblù. Ed è incomprensibile come una squadra di talento e personalità, come è la Virtus, si sia disciolta come neve al sole. Specie quando tutti si attendevano una reazione dopo la sconfitta beffa della precedente giornata, in casa, contro Castelfioretino. È come se la squadra fosse stordita, sorpresa da questo ko e forse anche da quello arrivato nel derby con il Costone. Due sconfitte che hanno fatto perdere i riferimenti ai rossoblù.
Alcune attenuanti ci sono. In primo luogo, Calvellini e Bartoletti non sono al meglio e tutti sanno quanto queste due pedine siano fondamentali nell’economia di squadra rossoblù. C’è poi una squadra giovane profondamente rinnovata in estate che forse avrebbe ancora bisogno di lavorare e che, proprio per alcune defezioni, non riesce a farlo con continuità. O che almeno sembra sentire tanta pressione e non riesce ad esprimersi come dovrebbe.
Ciò nonostante, occorre però
che la squadra tiri fuori l’orgoglio. A meno di clamorosi stravolgimenti coach
Marco Evangelisti non è in discussione e, anzi, proprio lui, da ex giocatore e
per di più da ex giocatore con trascorso virtussino, deve essere il perno per muovere
le corde dell’animo della sua squadra.
Vietato quindi ripetere
prestazioni come quella di Arezzo. Anche perché poi la strada da dover
recuperare in classifica sarebbe troppa. È già tanta ora del resto…
Nel prossimo turno al PalaCorsoni
arriva Lucca, squadra di grande talento e insidiosa per molte avversarie di
campionato. Ma tutte le partecipanti alla B2 rispondono più o meno a queste
caratteristiche. La Virtus però non deve pensare a chi si trova di fronte. Deve
reagire e deve farlo soprattutto per se stessa.
QUI COSTONE
Torna a respirare la pura aria della vetta della
classifica (in coabitazione con Empoli e Mens Sana) il Costone che al PalaOrlandi
ha avuto la meglio sull’Olimpia Legnaia al termine di una partita sempre
condotta dalla squadra di Belletti. È stato un bel crescendo dei gialloverdi
che hanno avuto la meglio sul talento offensivo dei fiorentini grazie ad una
difesa attenta, presente e che non è mai calata nel corso della partita.
Via via Legnaia, grazie soprattutto alle iniziative
dei singoli, si era riavvicinata. Ma il Costone ha trovato le energie e tanti
protagonisti diversi per ricacciare indietro le velleità fiorentine. Un fattore
molto importante, specie nella serata in cui la difesa di Legnaia ha tenuto
bene a bada a Nasello raddoppiandolo sistematicamente ogni qual volta riceveva
palla.
Il Costone però ha risposto con l’efficacia dall’arco
di Filippo Paoli (14 punti), la vivacità di Banchi (11) e la precisione
chirurgica di un Bastone sempre molto utile (14
anche per lui). Le “sorprese”, ma è una forzatura chiamarle così, sono
state quelle di Radchenko, doppia doppia con 11 punti e 10 rimbalzi, e di capitan Luigi Bruttini, 19
punti il suo bottino finale. Due giocatori che stanno lavorando per guadagnarsi
minuti importanti nelle nuove gerarchie di squadra costoniane e che, contro
Legnaia, hanno ripagato splendidamente la fiducia che ha posto coach Belletti
nei loro confronti.
E questo è un segnale iper-positivo per il Costone che,
da squadra forte, sta trovando via via protagonisti diversi nei momenti e nelle
partite chiave. Da questo punto di vista il Costone sembra già una “big” del
campionato.
Andrea Frullanti
***
Nessun commento:
Posta un commento