venerdì 11 ottobre 2024

Basket City: Costanza e cinismo contro fiammate, cosa ha detto il derby di andata Costone-Virtus

Il Costone è forte e può competere con giustificata ambizione anche in questa stagione. La Virtus non è da meno ma deve essere più cinica e precisa, evitando tanti errori commessi sul campo, se vuole lottare per obiettivi importanti. È quanto ci lascia il primo derby dell’anno, vinto al PalaSclavo dal Costone per 92-84. Un risultato che permette ai gialloverdi di essere gli unici ancora imbattuti in campionato e di restare, da soli, in vetta alla classifica.
 
Il primo derby della stagione è stato una partita poco spettacolare ma assolutamente intensa. Alla fine è stata premiata la costanza, oltre che il cinismo, del Costone che ha sempre continuato a proporre il proprio basket sia nei momenti positivi che in quelli in cui la Virtus si rifaceva sotto: anche con Empoli era stato così ed è questa la dote più importante che fa del Costone una grande squadra.
 
La Virtus è andata eccessivamente a fiammate ed ha pagato la serata storta di alcuni suoi elementi chiave: Bartoletti (non al meglio) e Dal Maso (a secco di punti). La squadra di Evangelisti è partita male subendo subito l’impatto del Costone che ha colpito con un sempre ispiratissimo Zeneli: i suoi tiri da tre sono un’arma che sta scardinando con precisione e costanza le difese avversarie (analizzeremo questa fattispecie tattica più avanti).
 
Ciò nonostante i rossoblù hanno avuto la forze di risalire, stringendo le maglie della propria difesa e abbassando i ritmi di un incontro. Zocca, Calvellini, Braccagni e Gianoli (rispettivamente 15, 15, 9 e 15 punti alla sirena finale) si sono presi grandi responsabilità e iniziative in attacco, ricucendo via via il gap grazie a mini-break (un paio di 8-0 tra 2° e 4° quarto) che replicavano agli strappi che provava a dare il Costone all’incontro. Ma eccezion fatta per i primi minuti dell’ultimo quarto, la Virtus ha sempre inseguito. Anche perché le percentuali di tiro così come la tenuta a rimbalzo non sono stati ottimali per i rossoblù.
 
Ma qui va sottolineata la bravura del Costone, squadra sempre più quadrata, solida e forte e che, con ampio merito è prima da sola in classifica. Un primato guadagnato sul campo e che è frutto di un encomiabile lavoro fatto da coach Belletti e dal suo staff. Al di là del talento individuale dei giocatori che, a queste latitudini, fa la differenza. Ma anche questo aspetto va guardato complessivamente: dicevamo prima che le triple di Zeneli e dei gemelli Paoli (oltre che a decidere il finale punto a punto) hanno anche inaugurato la partita. E la Virtus si è vista costretta ad adeguarsi, scoprendosi nel pitturato dove l’abilità dal post e la forza del duo Nasello-Bastone, 20 e 21 punti nel derby, ha letteralmente aperto la scatola della difesa rossoblù permettendo alle due ali di fare la differenza.
 
Oltra a questo, il Costone si è mosso molto bene anche in difesa, alternando zona ad altre situazioni che hanno disinnescato in parte il sistema offensivo virtussino. Tutti fattori che ci dicono che il Costone può sovvertire le griglie di inizio campionato (di fatto lo ha già fatto) e candidarsi a “big” anche nel campionato di B2. Il primato in solitaria, dopo 3 giornate, in una lega in cui tutti possono vincere e perdere con chiunque, è lì a testimoniarlo.
 
Facendo una sintesi finale: la 44esima puntata del derby più frequente della pallacanestro cittadina si conclude con il 21° successo costoniano (a fronte dei 23 virtussini). Il Costone non vinceva un derby con la Virtus da 10 anni (30 marzo 2014, Costone-Virtus 86-79) e ferma a 7 la striscia di vittorie consecutive rossoblù in questa stracittadina (Coppa Toscana compresa). Ma, oltre gli annali, la vittoria gialloverde potrebbe, anzi lo ha già fatto, cambiare gli equilibri e la storia della stagione. Un’annata che è appena iniziata ma che ha subito un forte imprinting costoniano e, si sa, chi ben inizia…
 
Ultima nota sull’evento-derby che comunque ha richiamato in viale Sclavo oltre 600 spettatori, compresi rappresentanti di sponsor e giovanili delle due squadre. Scegliere di giocare al PalaSclavo significa sfruttare a pieno le potenzialità dell'impianto. Al palasport gli spettatori sono abituati a vedere nel tabellone anche falli e punti, a sentire dallo speaker i nomi dei giocatori che hanno fatto canestro e non solo che il microfono venga usato per la presentazione, gli intervalli musicali o i messaggi promozionali. Magari può essere un memorandum per il match di ritorno, quando “in casa” giocherà la Virtus.
 
 
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Costone-Virtus 92-84 
(22-17, 48-40; 67-62)
Costone: Massari ne, Radchenko 2, Nasello 20, F.Paoli 12, M.Paoli 7, Banchi 9, Zeneli 19, Bruttini, Bastone 21, Torrigiani 2. All.Belletti
Virtus: Bartoletti 9, Dal Maso, Joksimovic 9, Zocca 17, Falchi ne, Olleia 2, Costantini 6, Calvellini 15, Gianoli 15, Braccagni 11, Chellini ne. All.Evangelisti
 
 
LE ALTRE PARTITE
Mens Sana-Cecina 79-56
Lucca-Spezia 79-82
Empoli-Arezzo 80-74
Quarrata-Legnaia 79-62
Castelfiorentino-San Miniato 73-80
 
LA CLASSIFICA
Costone 6; Mens Sana, San Miniato, Spezia, Empoli, Lucca 4; Virtus, Quarrata, Arezzo, Cecina, Legnaia 2; Castelfiorentino 0. 
  
PROSSIMO TURNO
Cecina-Quarrata 
Virtus-Castelfiorentino (domenica ore 17.30) 
Legnaia-Empoli 
Spezia-Mens Sana (domenica ore 18) 
San Miniato-Lucca 
Arezzo-Costone (martedì ore 21)
 
Andrea Frullanti


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