È suonata la sveglia in casa Mens Sana. La squadra che ha battuto Cecina, rilanciandosi in campionato, non sembra nemmeno una lontana parente di quella che ha perso a Firenze solo tre giorni prima. Il riferimento? Gli appena 56 punti concessi in 40’ ai costieri, considerati una delle squadre più accreditate del girone, a fronte dei 57 subiti da Legnaia nel solo primo tempo. È stata una dimostrazione di ferocia, come l’ha definita coach Paolo Betti nel dopo gara. In realtà è che la cocente sconfitta fiorentina è servita da lezione e la squadra sembra aver capito cosa c’è da fare in questo campionato. Ed è questo il segnale più incoraggiante.
Di fatto è stata una nuova ripartenza. Come se le prime due giornate, dall’eccessiva euforia per la vittoria con Arezzo alla rabbia per il ko con Legnaia, avessero fatto capire quale è la via che serve per affrontare - con equilibrio - una stagione così incerta e, risultati alla mano, ancora senza un padrone. Dove le gerarchie di inizio anno fino a questo momento non hanno fatto sentire il loro peso e dove non si può concedere niente a nessuno. Insomma, l’attenzione deve essere sempre massimale contro qualsiasi tipo di avversario.
Certo, ad aiutare la squadra c’è stato come sempre il fattore campo: oltre mille spettatori per un turno infrasettimanale sono un dato che fa rumore e clamore. E che ha aiutato la squadra a prendere il largo a cavallo tra secondo e terzo quarto, quando Cecina è riuscita a segnare la miseria di 7 punti in 15’. Nel frattempo la Mens Sana ne faceva 23, sfruttando l’ottima serata di Tognazzi, Pucci e Ragusa (rispettivamente 17, 16 e 15 punti alla sirena finale). Il contro-parziale cecinese di 12-0 con cui si chiudeva il terzo quarto serviva solo per far suonare un’altra sveglia in casa Mens Sana che, rimessasi in sesto, chiudeva in controllo l’incontro, risparmiando anche qualche energia a livello di singoli e dando gloria ai più giovani.
A tal proposito, da rimarcare la prestazione di Tilli che, quando è stato chiamato in causa, alla luce di qualche fallo di troppo accumulato dai compagni, non ha mai fatto venir meno l’intensità e la qualità del suo gioco, permettendo alla squadra di spingere sempre forte sia in attacco che in difesa. Positiva anche la prova di Marrucci, nonostante non sia premiato dalle statistiche: di fatto però ha annullato Saccaggi e questo lo ha esaltato rendendolo protagonista di una prestazione di assoluta intensità. Così come tutti i suoi compagni di squadra.
Tante note positive da confermare anche in trasferta adesso. A La Spezia, in un campo ostico e contro un avversario sempre difficile da affrontare, specie tra le mura amiche. Un avversario che soprattutto ha fermato la corsa di Lucca, imponendosi in casa di una squadra che fino ad ora viaggiava a punteggio pieno. Ma la Mens Sana non deve pensare a questo, perché per capire se la sveglia è veramente suonata e se la squadra si è definitivamente calata in questa B2, bisogna che l’attitudine, l’applicazione, la ferocia e l’attenzione viste con Cecina siano riproposte anche lontano da Siena.
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LA CLASSIFICA
Costone*, Mens Sana, Lucca, Empoli, San Miniato, Spezia 4; Virtus*, Quarrata, Cecina, Arezzo, Legnaia 2; Castelfiorentino 0. (*= una partita in meno)
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