L’esordio in campionato della Mens Sana, seppur positivo a livello di risultato (79-74 su Arezzo), ha messo in luce aspetti su cui lavorare o che quantomeno devono far riflettere. Il fatto di essere partiti però con il piede giusto rappresenta invece una necessaria iniezione di fiducia per approcciare nel modo migliore al nuovo campionato e ad una stagione complicata e tecnicamente non facile da affrontare.
Di positivo c’è un primo tempo di assoluta energia e aggressività. Un primo quarto dove la squadra di coach Paolo Betti ha cercato di accelerare e aumentare il numero di possessi e un secondo periodo dove la grande vivacità messa in campo ha fruttato ben 10 palle recuperate. Molte direttamente dalla rimessa con un’Arezzo totalmente annichilita da cotanto impatto.
Nel secondo tempo le cose sono cambiate e la Mens Sana ha potuto assaggiare quello che molto probabilmente sarà il livello di difficoltà del campionato. Difese tattiche, pressione, fisicità, aree intasate e tiratori avversari in grado di colpire e di fare male.
Il vantaggio si è ridotto in più circostanze fino allo scarto minimo ma, e qui torniamo a parlare di fattori positivi, la Mens Sana non si è mai scomposta. Ha sofferto sì, com’è logico che fosse, ma non ha mai vacillato. Forte anche del fattore ambientale che, come è noto, al PalaEstra, conferisce al gruppo biancoverde una spinta “extra” che permette di rimanere sempre belli inquadrati e mentalizzati sul campo.
Insomma, non è stata una partita perfetta. Il più classico dei match a due volti ha messo in mostra ci sono tanti aspetti su cui lavorare. A livello difensivo dove, in alcune circostanze, i meccanismi di aiuto non sono stati efficacissimi. Così come in attacco dove, specie nel secondo tempo, ci si è accontentati di primi tiri forzati dalla pressione e dalla fisicità imposte dalla difesa aretina. Ma siamo solo alla prima giornata ed è logico che sia così.
Anche a livello di singoli. La condizione a fine settembre non può essere ottimale, un discorso che vale in particolar modo per Pannini e Neri, reduci da alcuni acciacchi registrati nel precampionato. Tra i nuovi, Belli è l’unico ad arrivare in doppia cifra (10 punti) anche grazie alle bombe nel terzo quarto, vere e proprie boccate di ossigeno in mezzo alle difficoltà del terzo periodo (in cui Arezzo ha registrato un parziale di 25-10). C’è poi stata la prova super positiva di Prosek, 18 punti e un grande carisma anche a livello di leadership tecnica, così come un altro “vecchio” come Tognazzi (14). A fiammate e a sprazzi tutti gli altri: ma anche in questo caso, si sa, la continuità è una pretesa eccessiva al 29 settembre.
In estrema sintesi, ci sono tanti elementi che servono per capire dove e come lavorare in vista dei prossimi impegni. A partire dalla partita in casa dell’Olimpia Legnaia. I fiorentini sono reduci dalla batosta subita a Lucca (91-68) e vorranno sicuramente rifarsi nell’esordio casalingo di campionato. Ma per la Mens Sana rappresentano anche un avversario sicuramente alla portata, per proseguire nel proprio percorso di crescita e di approccio a una B2, inaugurata comunque con il piede giusto.
Andrea Frullanti
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