Non poteva che finire così. La serie più equilibrata che ci potesse essere decisa di un punto al termine di gara-5. Alla fine l’ha spuntata la Mens Sana. Perché aveva qualcosa in più dal punto di vista dell’energia che ha fatto sì che vincesse la partita più intensa dell’anno. Dunque, sarà nuovamente derby con il Costone nella finale playoff. Come ha detto anche coach Betti a fine partita: di più non si può chiedere.
LA CHIAVE
Gara-5, la
bella, è stata una partita di nervi e dai forti contenuti mentali. Alla fine ha
vinto chi ha dimostrato di avere più determinazione. Come è logico che sia quando
una serie si allunga fino all’atto finale. Il clima incandescente e i decibel
elevatissimi del PalaEstra hanno fatto salire i toni anche del confronto fisico,
senza però che i giocatori eccedessero. Questo ha dimostrato grande rispetto
reciproco tra due squadre che hanno dimostrato di equivalersi in quasi tutto.
Ha vinto dunque la Mens Sana perché ne aveva di più. Anche nei momenti di difficoltà di gara-5 quando San Vincenzo ha trovato canestri di qualità con il solito Bianchi o calando l’asso dalla manica Guerrieri, autore di 17 punti nella partita della vita per lui.
Rispetto alle altre partite, la Mens Sana è partita meglio, dimostrando subito grande rabbia e determinazione dopo le due sconfitte di San Vincenzo. La spinta del tifo ha permesso di avere un impatto importante sul match, seppur non concretizzato in termini di vantaggio visto che, nonostante la grande fatica fatta fare agli ospiti, questi sono sempre rimasti attaccati nel punteggio.
È stato questo il viatico a un secondo tempo di equilibrio estremo dove il pathos e l’incertezza hanno dominato fino alla fine. Alla fine, però, la Mens Sana l’ha voluta di più. È bastato questo e non ci sembra un dettaglio da poco.
IL PROTAGONISTA
La partita ha
vissuto di momenti diversi, con continui cambi d’inerzia e con tanti
protagonisti diversi. In positivo e in negativo: per fare degli esempi, serata
no per Persico da una parte, idem per Iozzi dalla parte opposta, con un eccesso
di nervosismo che lo ha portato anche ad un’anticipata espulsione. Tognazzi è
stato dominante nel primo tempo, con 14 punti nei primi 20’, che poi sono
rimasti tali perché San Vincenzo gli ha presto le misure. Ci sono stati
canestri importanti di Puccioni, così come giocate di intensità e grandi rimbalzi
per Marrucci e Cucini. Se quest’ultimo avesse messo almeno un paio dei 4 liberi
di fine partita (l’ultimo sbagliato intenzionalmente), oggi avremmo celebrato la
sua prestazione.
Alla fine dei conti l’mvp va al giocatore più abbracciato a fine gara, quello che si è commosso alla sirena finale, dispensando a sua volta strette e abbracci a chiunque si trovasse di fronte. Edoardo Pannini è il capitano di questa Mens Sana ed ha dimostrato di esserlo anche nella bella con San Vincenzo. Non solo perché ha il cuore mensanino ed è stato tra i primi a salire in curva dopo il match. È un capitano guida una squadra cresciuta esponenzialmente durante l’anno e arrivata ad un traguardo inimmaginabile se ripensiamo alle premesse di inizio anno. In tal senso, Pannini è il giocatore che forse è cresciuto maggiormente in stagione, confermandosi al livello della categoria. In gara-5 è quello che ha mantenuto sempre la barra dritta in termini di lucidità ma si è preso anche responsabilità importanti nei momenti chiave dell’incontro o in quelli in cui c’era qualcosa che non ingranava nell’attacco biancoverde.
Non abbiamo paura a dirlo: Pannini è diventato un simbolo per questa Mens Sana. E sarà bellissimo vederlo nuovamente faccia a faccia con Luigi Bruttini, che come Pannini ma dalla parte opposta è capitano del Costone, senese doc anche lui e simbolo della squadra con cui gioca da 18 stagioni. È solo un aspetto, questo, delle tante storie che racchiude al suo interno il derby di finale. Perché la stracittadina al termine di un’annata così bella e intensa è il giusto premio per la Mens Sana, così come per il Costone ma anche per tutta la Siena che ama la pallacanestro.
IL TABELLINO DI
GARA-5
Mens Sana-San
Vincenzo 72-71
(23-18, 41-38,
55-56)
Mens Sana:
Brambilla, Pannini 9, Iozzi 4, Giorgi ne, Marrucci 8, Figus ne, Puccioni 13,
Sabia 5, Cucini 5, Prosek 14, Tognazzi 14. All: Betti.
San Vincenzo: Bongini
3, Guerrieri 17, Bazzano 6, Persico 12, Cenerini ne, Giovani, Bertini 3, Bini,
Mezzacapo 5, Battaglini ne, Bianchi 17, Zanassi 8. All.: Baroni.
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