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MENS SANA
IL MIGLIORE
Edoardo Cucini, 11 punti e 7 rimbalzi con due recuperi e tre falli subiti, impatto sulla partita in entrambe le metà campo e al centro dei momenti migliori della Mens Sana: la fuga di inizio secondo periodo e il rilancio col nuovo break a cavallo degli ultimi due quarti. Nota di merito anche per Daniele Marrucci, che senza Pannini (infortunio alla caviglia dopo un minuto dopo un contatto con Banchi, con tentativo di rientro nel secondo tempo durato solo un paio di minuti, più Brambilla neanche entrato) si è ritrovato la squadra sulle spalle e ha risposto con una prestazione a tutto campo, così così al tiro (4/14) ma completa con 8 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi. Da segnalare anche il +11 di plus/minus in sette minuti di Alberto Giorgi.
COSA HA FUNZIONATO
A parte l'ambiente incandescente? A parte la durezza che ha permesso di reggere alla fisicità che il Costone ha provato a imporre da subito? La voglia in difesa e a rimbalzo, che non sarà un argomento tecnico ma ha permesso di fare la partita nonostante una serata di tiro non esagerata, "solo" arrivando primi sui palloni? Ha funzionato l'energia che ha permesso di trovare circa un terzo della produzione d'attacco correndo da palla persa del Costone e in campo aperto. Ha funzionato una panchina che ha sovrastato nettamente quella avversaria, punto di forza mancato degli ospiti e invece andata sotto quando in campo c'erano Zeneli, Ceccarelli e Bruttini. Ha funzionato la coppia Sabia-Prosek nel quarto periodo. Ha funzionato, di brutto, la zona a oltranza che avrebbe fatto gongolare Cardaioli.
IL MOMENTO PEGGIORE
Scappata a +16 al 17' e col vento in poppa, la Mens Sana si è ritrovata a dover ricominciare da capo nel secondo tempo, vedendo anche il Costone mettere la testa avanti sul finire di terzo quarto: dopo essersi impantanata al momento del ritorno in campo dei titolari in un frangente da un punto negli ultimi 3 minuti prima del riposo e 12 punti in quasi 13', l'ha riaccesa il 5-0 di Cucini nell'ultimo minuto del terzo quarto che ha girato la pagina della partita.
COSA MANCA
Niente, o quasi, perché essere arrivati alla bella della finale promozione vuol dire aver almeno sfiorato la perfezione. Poi vai a vedere e realizzi che la Mens Sana è arrivata fin qui pur avendo dovuto fare a meno di Pannini che è forse il giocatore più insostituibile in organico. E tra i margini inesplorati resta il tiro di Puccioni, che dopo essersi sbloccato in gara-3 è tornato a una serata da 1/8 totale: da oltre l'arco è arrivato un 2/15 totale tra lui, Marrucci e un Tognazzi a cui non c'è stato bisogno di chiedere gli straordinari ma che ha comunque chiuso con sette falli subiti.
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COSTONE
IL MIGLIORE
Guardi le cifre e non lo lascerebbero intendere i suoi soli 5 punti oppure i soli 2 rimbalzi a cui la Mens Sana l'ha limitato dopo lo show di energia di gara-3. Eppure è stato palese che con Radchenko in campo è stato il Costone migliore, e senza di lui è affondato. Rimesso in campo a cinque minuti dalla fine sul -10, la partita ormai se n'era andata.
COSA HA FUNZIONATO
Ha funzionato la capacità di rimettersi in partita dopo essersi trovati sotto di 15 e poi 16 punti già nel secondo quarto, "semplicemente" tornando a fare il Costone per un paio di minuti o poco più, in particolare col 10-0 in 3' prima del riposo, la dice lunga sulla forza di questa squadra. Che è andata meglio coi titolari anche in una serata in cui il tiro non entrava perché almeno in difesa ha retto. Ha provato a metterla sul piano della fisicità, è mancato il resto. E Nasello è rimasto il riferimento a cui aggrapparsi, oltre che un allenatore in campo, anche in una serata non brillante, iniziata con due falli subito e mai decollata.
IL MOMENTO PEGGIORE
Per i numeri verrebbe da dire che il peggio sia stato il crollo a -16 nel secondo quarto, ma poi da lì il Costone è risalito. A pelle ha pesato di più il parzialone di 17-4 in sei minuti imbarcato tra fine terzo periodo e metà ultimo quarto subito dopo aver messo la testa avanti per gli unici 17 secondi della serata, quando la coppia Prosek-Sabia ha costretto Nasello e Zeneli a tirare tanto da tre (a fine gara rispettivamente 1/5 e 1/4) per non andare a sbattere in qualche persa di troppo che ha aperto la crepa.
COSA MANCA
Una prestazione del genere non è facile da spiegare, e più in generale il fatto di aver visto con continuità il vero Costone forse solo in gara-3. C'entra evidentemente una serata in cui la squadra di Tozzi ha sbagliato 48 tiri su 66 (!), chiudendo col 30% da due e il 24% da tre. Per tanti, a parte come detto Nasello, viene il dubbio che possa essere anche una questione di personalità, ma con una "bella" ancora da giocare e l'obiettivo solo un passo più in là non è il momento delle "over reaction". C'entra l'attacco a salve contro la zona, la difficoltà a trovare le contromisure tattiche per riprendere in mano il senso della partita e la serata opaca dei giocatori in uscita dalla panchina, che dovrebbero essere una delle grandi differenze tra i due organici. Banchi ha chiuso con 1/10 al tiro e 0/7 da tre e Ondo Mengue ha avuto una serata modesta (1/5) ma senza di loro è andata molto peggio: fa pensare averli visti in campo rispettivamente solo 21 e 15 minuti, fa pensare non averli visti in campo rispettivamente gli ultimi 12 minuti e gli ultimi 16 minuti della gara. Altro giro, altra cosa: ci si ritrova sabato.
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IL TABELLINO
Note di Siena Mens Sana - Vismederi Costone Siena 63-54
(15-10, 31-24; 47-45)
Mens Sana: Brambilla ne, Pannini, Iozzi 8, Giorgi, Marrucci 13, Figus ne, Puccioni 3, Sabia 7, Cucini 11, Perinti ne, Prosek 11, Tognazzi V. 10. All.Betti
Costone: Brocco ne, Banchero, Tognazzi A. ne, Ceccarelli 9, Radchenko 5, Terrosi 12, Banchi 2, Zeneli 6, Piattelli ne, Ondo Mengue 4, Bruttini 2, Nasello 14. All.Tozzi
SERIE: 2-2
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Costone-Mens Sana 2-1: cosa ha funzionato e cosa è mancato, il meglio e il peggio dopo gara-3
Costone-Mens Sana 1-1: cosa ha funzionato e cosa è mancato, il meglio e il peggio dopo gara-2
Costone-Mens Sana 1-0: cosa ha funzionato e cosa è mancato, il meglio e il peggio dopo gara-1
La finale con la storia intorno: le certezze e le chiavi, Mens Sana e Costone così in campo
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