È di nuovo parità. 1-1 tra Costone e Mens Sana dopo la partita più vibrante ed emozionante che ci potesse essere. Tra cambi di inerzia, sorpassi e controsorpassi, la vittoria è andata alla Mens Sana. Nella volata finale, decisivo è stato il canestro di Marrucci a 3” dalla sirena: un tiro in sospensione che ha regalato il definitivo 74-72 ai biancoverdi. I primi, in tutto l’arco della stagione, a violare il PalaOrlandi. Ed è un successo pesantissimo perché, annullato il vantaggio del fattore campo, la serie si sposta in viale Sclavo.
MENS SANA
IL MIGLIORE
Lo scettro di mvp va indubbiamente a Vittorio Tognazzi, ma ci sono altri
giocatori che meritano di essere menzionati dopo il successo biancoverde in
gara-2. Partiamo da Tognazzi, autore di 27 punti complessivi con un importantissimo
6/9 dall’arco. Tognazzi sta giocando con grande consapevolezza e maturità:
forza meno ma riesce sempre a prendersi i suoi tiri e le sue responsabilità.
Con grande convinzione e leadership. Doti che appartengono anche a Daniele
Marrucci, autore di un’altra prova maiuscola con 7 punti e 10 rimbalzi a referto.
Il giusto premio per l’attitudine e consapevolezza dimostrata sul parquet. Vietato
però dimenticarsi di Alberto Giorgi, il coniglio tirato fuori dal cilindro da
coach Betti in queste finali: un giocatore che sa dare minuti di qualità e di
applicazione difensiva (17’) e che in gara-2 ci ha messo anche il punto esclamativo
con 7 punti, tutti nel secondo quarto, che hanno permesso alla Mens Sana di
rimanere in linea di galleggiamento quando il Costone ha provato a dare una
prima spallata al match.
COSA HA FUNZIONATO
La svolta della partita è arrivata nel terzo quarto dopo che, nel secondo, il Costone aveva allungato fino al +6 grazie ai canestri di Nasello prima e ai liberi a tempo scaduto di Radchenko poi. La partita è girata quando coach Betti ha schierato il quintetto piccolo con Pannini, Tognazzi, Puccioni, Marrucci (a marcare Nasello) e Iozzi (contro Ondo Mengue). Qui è arrivato un parziale di 13-0 per i biancoverdi suggellato dalle bombe di Tognazzi e Pannini, oltre che dai primi punti nella serie di Puccioni. Poco importa se, dalla parte opposta, le bombe di Banchi hanno impattato nuovamente la partita (62-62) trascinando poi il match all’avvincente punto a punto finale. In quel frangente la Mens Sana ha riaperto il match oltre che la serie.
IL MOMENTO PEGGIORE
Il primo tempo è stato giocato ai ritmi più congeniali della Mens Sana ma
il punteggio premiava il maggior cinismo del Costone. I padroni di casa hanno
anche toccato il +7, sfruttando le troppe forzature
dei mensanini che, in alcuni frangenti, hanno ecceduto con irruenza e frenesia
per cercare quanto più possibile di correre e aumentare il ritmo
dell’incontro. Nei primi 20’ sono però arrivate anche palle perse e forzature
che hanno aperto la via del canestro al Costone. Ma forse - col senno
di poi è facile dirlo - si trattava di un rischio calcolato.
COSA MANCA
Ci sono ancora due giocatori, importantissimi per la Mens Sana, che non
sono riusciti a incidere come avrebbero voluto. Stiamo parlando di Puccioni
che, nonostante i primi 6 punti della serie, continua a litigare col tiro dall’arco
(0/7 in gara-2). Stiamo parlando anche di Prosek che non è al 100% a causa di
un attacco influenzale che lo ha colpito negli ultimi giorni. Considerando lo sforzo,
fisico e mentale, che ti obbliga a fare una finale, poter contare sulla “faccia
migliore” di ciascun giocatore diventa un elemento di fondamentale importanza.
***
COSTONE
IL MIGLIORE
Come spesso gli capita, Ferdinando Nasello si merita il voto più alto di
tutti. Perché ha concluso con 19 punti e 23 di valutazione e perché, quando ha
la palla in mano, si ha sempre la netta percezione che arriverà qualcosa di
positivo per il Costone. Semmai pesano sulla sua prestazione gli errori al tiro
dall’arco nel secondo tempo. Ma è un neo che lo accomuna con molti suoi
compagni. In un match che ha vissuto di fiammate, ad accendere il Costone ci hanno
pensato, in ordine temporale, Banchero, Radchenko, Banchi, Bruttini e Terrosi. Protagonisti
diversi e in diversi momenti del match. A tutti però è mancato il graffio finale
per chiudere la contesa.
COSA HA FUNZIONATO
Il Costone ha giocato bene, sembra paradossale da dire dopo una partita
persa. Ma è così. Anche se questo può essere un'ulteriore sottolineatura dell’impresa
compiuta dalla Mens Sana. Però è anche giusto dire che ogni match fa storia a sé
e che, specialmente nelle finali, è impensabile ripetere quanto visto solo un paio
di giorni prima. La squadra di Tozzi ha saputo adeguarsi ai ritmi e all’intensità
maniacale che la Mens Sana ha cercato di imporre al match. Ha anche letto l’incontro
piuttosto bene. Però, quando si arriva ad un finale punto a punto, gli episodi
risultano decisivi. E in gara-2 non hanno premiato il Costone.
IL MOMENTO PEGGIORE
Una cosa però è certa. Nel secondo tempo non c’è stato il solito Costone
che ci eravamo abituati a vedere nel corso di tutta la stagione. Vuoi per un po’
di stanchezza, che si fa sentire per tutti, vuoi per i meriti della Mens Sana.
Insomma, è mancata un po’ di lucidità. E anche una buona dose di cinismo. Non
tanto in difesa, perché comunque nel secondo tempo sono stati concessi solo 35 punti
agli ospiti, quanto in attacco dove è mancata la zampata finale, in più occasioni,
per chiudere l’incontro.
COSA MANCA
Collegato al punto precedente, gli errori al tiro. Specie dall’arco. Tanti, troppi: la statistica finale di squadra recita 6/24. Ma al di là dei freddi numeri, che in una finale raccontano una verità solo parziale, è il peso specifico degli errori dei singoli. Elogiamo l’avvio di partita di Banchero, ma termina con 1/3 dall’arco. Dalla panchina sono stati rilevanti gli apporti di Bruttini e Radchenko ma hanno concluso rispettivamente con 1/2 e 0/1 da tre. Banchi ha messo a segno due bombe di grandissima importanza nel terzo quarto ma poi ha fallito le altre 4 che si è preso. 1/4 la statistica per Nasello, così come 1/5 è quella di Terrosi che, nell'unico tiro andato a segno da fuori, aveva impattato la partita a quota 72 prima del canestro vittoria di Marrucci. La sommatoria di tutti questi fattori aiuta a inquadrare il primo ko interno del Costone e cosa è mancato alla squadra. Il tutto alla vigilia di gara-3 e gara-4 al PalaEstra.
Houston, abbiamo una serie.
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IL TABELLINO
Vismederi
Costone Siena – Note di Siena Mens Sana 72-74
(22-19, 45-39;
61-62)
Costone:
Brocco ne, Banchero 8, Tognazzi A. ne, Ceccarelli, Radchenko 5, Terrosi 7,
Banchi 7, Zeneli 4, Piattelli ne, Ondo Mengue 8, Bruttini 14, Nasello 19. All. Tozzi
Mens Sana: Brambilla, Pannini 11, Iozzi 4, Giorgi 7, Marrucci 7, Figus ne, Puccioni 6, Sabia 2, Cucini 2, Perinti ne, Prosek 8, Tognazzi V. 27. All. Betti
SERIE: 1-1
Andrea Frullanti
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Costone-Mens Sana 1-0: cosa ha funzionato e cosa è mancato, il meglio e il peggio dopo gara-1
La finale con la storia intorno: le certezze e le chiavi, Mens Sana e Costone così in campo
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