Nella passerella finale al PalaEstra è arrivata una sconfitta ininfluente per la Virtus che, in classifica, quinta era e quinta è rimasta. Adesso, nei playoff, se la deve vedere con Pavia, nel remake di una sfida per niente banale nella stagione rossoblù.
Le date – Si gioca al meglio delle tre partite. Sia nei quarti di finale che nelle serie successive. È questa la formula del campionato: gara-1 si gioca in casa della squadra con il miglior piazzamento, così come l’eventuale gara-3. Questo quindi il calendario che attende Virtus e Pavia, rispettivamente quarta e quinta forza del campionato:
- Gara-1, PalaRavizza (Pavia): domenica 28 aprile, ore 18.30
- Gara-2, PalaCorsoni (Siena): mercoledì 1° maggio, ore 18.30
- Eventuale gara-3, PalaRavizza (Pavia): domenica 5 maggio
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La serie è apertissima. Lo dice il percorso stagionale delle
due squadre, buono sì ma anche con alcuni scivoloni non previsti in corso d’opera.
L’ambizione non manca, né da una parte né dall’altra. Così come la qualità. C’è
poi da considerare il fatto di giocare una serie al meglio delle 3 partite che
è un fattore mai banale, a qualsiasi livello. In pratica, chi perde il primo
incontro si trova già spalle al muro e questo potrebbe essere un elemento che
sul piano mentale/psicologico può avere un discreto peso specifico. È anche
vero che questo porta ad avere maggiore intensità e applicazione sul parquet:
insomma, per chi ritiene di avere degli attributi, è questo il momento di
tirarli fuori.
I PRECEDENTI STAGIONALI
Le partite con Pavia hanno avuto un significato profondo
nella stagione virtussina. Seppur in direzioni opposte. Il primo incontro, alla
prima giornata di seconda fase, vide vincere la Virtus per 76-67. Un risultato che sembrava dare slancio al cammino rossoblù in play-in Gold verso qualcosa di
più che non fosse solamente un piazzamento playoff. A far da contraltare a
tutto questo il match di ritorno, perso per 83-58. Forse il punto più basso toccato in stagione: era il primo match dopo il sollevamento di coach Lasi e la
squadra sembrò totalmente sconnessa e scollegata dopo il terremoto che l’aveva
colpita in settimana. Meno male che poi nelle settimane successive si è parzialmente
rifatta.
I PUNTI DI FORZA
Pavia è una squadra che ha tradizione e ambizione. È una cosiddetta
“nobile decaduta” che gioca in un palasport, il PalaRavizza, che ha visto
palcoscenici anche di categorie superiori. È una squadra tecnica e fisica, quella
guidata da coach Cristelli. Best scorer stagionale è la guardia Darius Stonkus,
13 punti di media, seguito dai due centri, Spatti e Pesenato. Il fulcro della
squadra è però il play Hidalgo, giocatore che vanta numerose esperienze in
Serie B tra cui Domodossola, Oleggio, Varese, Tigers Romagna ed Empoli, ultima
esperienza prima del suo ritorno in Lombardia. Dalle sue mani passano molte
delle fortune pavesi, basti ricordare che nei due precedenti stagionali ne ha fatti
rispettivamente 17 a Siena e 13 a Pavia. C’è poi un altro elemento, non secondario:
il tifo organizzato. Pavia ha una curva e un discreto seguito di pubblico. Nei match interni, Pavia ha sempre fatto valere questo
fattore: basti pensare che nel corso di tutta l'annata ha perso solo una volta in casa (-3 con Empoli, seconda fase).
COME SI ARRIVA
AI PLAYOFF
Virtus e Pavia
arrivano ai playoff più o meno allo stesso modo. Sono due squadre che hanno
viaggiato a corrente alternata in play-in Gold (nonostante si fossero presentate ai nastri di partenza della seconda fase con grandi intenzioni). Migliore il percorso della Virtus,
con 4 vittorie e altrettante sconfitte. Però in via Vivaldi
c’è stato anche un avvicendamento in panchina che, nella sostanza, ha minato un
po’ il cammino dei rossoblù. Nello stesso periodo, Pavia ha ottenuto 3 successi
e 5 ko. Tra queste anche l’unica
sconfitta interna dell’anno, contro Empoli. Insomma, mettendo
a sistema tutti questi fattori si può dire che la serie è assolutamente incerta
e aperta a qualsiasi tipo di risultato. Totale parità anche se si guarda il
record assoluto stagionale: 20-10 per entrambe, dopo il 16-6 virtussino e il
17-5 pavese della prima fase.
LE CHIAVI DELLA SERIE
Difesa è la parola chiave nella serie della Virtus. Serve un
atteggiamento corale, compatto e coeso, nella metà campo di non possesso. Non
può essere che questo il primo step per la squadra guidata da Braccagni e Ceccarelli
per cercare di superare Pavia. Servono collaborazioni, aiuti e dialoghi.
Qualcosa che si è visto solo a tratti nell’ultimo match di stagione, quello del
PalaEstra con Saronno. Un buon test anche se giocato un po’ a strappi dalle due
squadre e ad un ritmo tutt’altro che vertiginoso. Anche Saronno, del resto, non aveva grandi
motivazioni e qualche distrazione in più ci può essere stata in casa
virtussina, stante le tante iniziative che hanno coinvolto, giovanili, scuole e
città a margine dell’incontro. In ogni modo, tornando al campo, si è vista una
Virtus che sa tenere testa a squadre fisicamente e tecnicamente dotate.
Come era Saronno e come sarà Pavia. A patto però che la concentrazione sia
massimale e che il dialogo e la collaborazione sul parquet totale, come si è visto - in stagione - quando sono arrivate le vittorie più belle (vedi Lucca, San Miniato e Casale, solo per citare quelle in trasferta)
IL PRONOSTICO
Si fosse
ancora il Totocalcio sarebbe questo il caso di giocare una tripla. Molto
dipenderà dall’approccio di gara-1 e da come Olleia e soci riusciranno a reggere
l’urto con l’ambiente e la fisicità di Pavia. Certo è che dall’altra parte si
sentirà tanta pressione per evitare di non sbagliare l’ultimo appello utile
per non mandare in archivio un’annata altrimenti fallimentare. Ma oltre all’aspetto
mentale c’è anche il lato fisico e, da questo punto di vista, in casa Virtus c’è
un Calvellini in fase di recupero e un Dal Maso non al meglio. Soppesando
tutto, si può dire che l’ago della bilancia penda leggermente dalla parte di
Pavia. Ma siamo veramente sulla soglia del rasoio. In termini percentuali,
diciamo che le possibilità di passaggio sono 55% Pavia e 45% Virtus.
GLI ALTRI PLAYOFF
Il tabellone nord-ovest, quello della Virtus, ha visto
aggregarsi dal play-in Silver Quarrata e Lucca. Questo dunque il quadro totale
degli accoppiamenti:
- Saronno (1 pi-G) vs Lucca (2 pi-S)
- Pavia (4 pi-G) vs Virtus (5 pi-G)
- Cecina (3 pi-G) vs Casale (6 pi-G
- Empoli (2 pi-G) vs (Quarrata 1 pi-S)
La formula mette in palio 4 promozione dirette, una per ogni tabellone playoff: nord-ovest, nord-est, centro e sud. Le altre finaliste vanno a giocare gli spareggi che mettono in palio altre due promozioni, con gli accoppiamenti nord-ovest vs nord-est e centro vs sud.
Andrea Frullanti
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