La prima sul campo della seconda. L'essenza dello sguardo alla classifica restituisce forse il senso più fedele della partita di ritorno tra la Mens Sana stavolta padrona di casa e il Costone capolista. Depurato da tutti gli elementi ambientali della stracittadina che in vigilia sembrano pesare molto meno di altre volte, anche perché ormai trovarsi è diventata da qualche anno un'abitudine e non più un evento straordinario - anche se poi sul momento inevitabilmente il clima sarà quello frizzantino di sempre -, l'incontro resta per entrambe l'occasione per misurarsi con la più attendibile delle avversarie e capire a che punto sono, prima dei playoff.
QUI MENS SANA
Per la squadra di Betti ritrovare il Costone ha l'obiettivo di capire quanto l'andata è stata di lezione. Se il precedente del PalaOrlandi fu senza storia, non fu solo per la differenza tecnica sulla carta tra gli organici, ma anche perché la Mens Sana non seppe trovare contromisure, nelle scelte individuali ancor prima che negli accorgimenti di squadra, alle scelte tattiche con cui la squadra di Tozzi riuscì a toglierle i suoi punti di forza. L'adattabilità nel capire di dover cambiare qualcosa rispetto allo spartito abituale, ancor prima degli effettivi risultati che avrà poi questa reazione (che potrebbero non bastare comunque contro un'avversaria più forte), è dunque una prima risposta attesa da questo derby in chiave playoff, ultimo stadio del processo di maturazione lungo una stagione. Un altro pezzo della storia, poi, sarà saggiare l'effettivo impatto del fattore campo, se e quanto cambia giocare la stessa partita di qua o di là.
QUI COSTONE
Per la squadra di Tozzi la poule promozione è stata fin qui un percorso tra tutte le sfumature di modi in cui vincere una partita, dal dominio assoluto al singolo canestro decisivo, determinante palestra finale prima del momento più importante della stagione. In questo cammino, al di là dell'effettiva possibilità di ritrovarsi in finale, il derby in trasferta aggiunge l'occasione di mettersi alla prova in un contesto ambientale unico per la categoria (perché fuori categoria), scoglio ulteriore rispetto alla dinamica vissuta tutta la stagione, di essere la grande favorita che l'avversaria attende con la motivazione di fare il colpo dell'anno. Tutti ragionamenti che in casa gialloverde spostano l'attenzione per questa sfida più sul piano mentale che su quello tecnico. Anche nell'ottica di vivere la sfida come un messaggio ulteriore da dare, alle porte dei playoff, facendo la voce grossa nel confronto con la prima delle sfidanti. Palla a due alle 20.45 di sabato sera al PalaSclavo.
LA CLASSIFICA
LE ALTRE PARTITE
Pino-Prato
Sancat-San Vincenzo
Agliana-Sansepolcro
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QUI VIRTUS
A prescindere, ci sarebbe stato un solo risultato per la Virtus in casa contro Gazzada fanalino di coda del girone. C'è un solo risultato tanto più perché la Virtus viene da tre sconfitte di fila nel momento topico della stagione, e viene da un cambio in panchina la cui prima reazione in campo non è stata esattamente un cambio di passo. Con le avversarie del play-in Gold, l'unica vittoria di Gazzada è stata sei mesi fa in casa con Casale: non c'è bisogno di aggiungere altro. Quello di cui c'è bisogno è ritrovare alcune individualità in calo di recente e una lingua comune di squadra per non perdere il treno playoff: dopo Gazzada, si va a Casale e si chiude in casa con Saronno, mentre San Miniato (avversaria per il sesto posto) riceve Saronno capolista questa settimana, per poi andare a Pavia e chiudere in casa con Saronno. Il momento di spingere è adesso. Palla a due sabato alle 18 al PalaCorsoni.
LA CLASSIFICA
Saronno, Empoli 16; Cecina 14; Pavia, Casale 12; Virtus, San Miniato 8; Gazzada 2.
Cecina-Pavia
Empoli-Casale
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