Una vittoria ottenuta con volontà e determinazione, ma soprattutto una grande dimostrazione di carattere dopo la prima sconfitta interna dell’anno. La Mens Sana si è ritrovata e rifatta a Prato, vincendo (due volte) un incontro dominato dal punto di vista mentale e dell’applicazione. Due volte perché solo i drammatici due minuti di tempo regolamentare avevano spedito l’incontro all’overtime. 5 minuti extra per far vedere, ancora una volta, di che pasta è forgiata questa Mens Sana.
LA CHIAVE
Coach Paolo Betti
ha alterato molti tipi di difese, individuali e a zona; mentre in attacco si è
visto una squadra che ha ragionato maggiormente, cercando una circolazione di
palla più lucida e meno precipitosa. Ma tutti questi aspetti si sintetizzano grazie
alla concentrazione e alla solidità mentale fatta vedere dalla squadra per tutti
i 45 minuti.
Anche quando la sempre più deludente Prato, svegliatasi dal suo consueto torpore, si è accesa negli ultimi 2 minuti di partita. Le triple di Forti (le uniche cose positive della sua partita) e di Salvadori (l’unico che forse si salva in casa pratese) hanno tolto il respiro e anni di vita a tutti i tifosi mensanini. Ma all’overtime la Mens Sana ha avuto la forza e la determinazione per riportare l’inerzia dalla sua parte. Regalandosi una vittoria sofferta ma, forse proprio per questo, ancora più bella.
IL PROTAGONISTA
Autorevoli
istituti scientifici stanno aggiornando la tavola degli elementi per aggiungere
qualcosa di più solido dei super-diamanti. All’indomani della partita di
Prato, l’elemento da introdurre è il Sabia. È stato lui uno dei grandi protagonisti
della vittoria, autore di 17
punti, al pari di Tognazzi, Puccioni e Iozzi. Pannini con 13 e Prosek con 12
completano il quadro dei ben 6 giocatori in doppia cifra per la Mens Sana.
Ma Sabia è stato molto di più, grazie ai canestri decisivi nell’overtime e, complessivamente, ad una prova assolutamente granitica. Ancor più importante da rimarcare se si pensa che di fronte a sé aveva un vecchio leone come Salvadori e che Prosek era out per raggiunto limite di falli. Sabia viene fuori in queste situazioni: lottando con tutto e tutti, facendo sbattere sulla sua solidità qualsiasi avversario, anche quelli che sembrano più dotati atleticamente, e cercando sempre di dare un contributo alla squadra. Spesso ci riesce anche perché, grazie a tanto lavoro sul parquet, sembra un oggi un giocatore veramente cresciuto. Non solo dal punto di vista umano ma anche tecnico.
FRONTE COSTONE
Solida è stata
anche la prova del Costone che nel turno infrasettimanale pre-pasquale ha battuto
in casa un’indomita Agliana. Il +12 finale non rende i giusti meriti alla
prestazione degli ospiti, determinatissimi come non mai a inseguire un
piazzamento playoff (e chissà che quella del PalaOrlandi non potesse essere un
anticipo di post-season). I 60 punti concessi agli avversari però ci dicono che
il Costone ha vinto, nuovamente, in difesa. Ed in effetti, quando c’è stato da stringere
le fila e chiudere l’area, Agliana ha smesso di segnare e il Costone ha trovato
l’allungo finale. Trascinato dal solito Nasello, 26 punti, e da un ispirato Zeneli, 21 per lui. In due autori di 47 dei 72 punti complessivi dei
gialloverdi. Al Costone basta e avanza per continuare a fare cammino di vertice,
in attesa del derby.
LE ALTRE
The dark side
of the moon non è solo il celebre album dei Pink Floyd. È anche ciò che
rappresenta Prato in questo campionato. L’altra faccia della medaglia della
super prestazione della Mens Sana è quella di una Prato che, per l’ennesima volta in stagione, si è disciolta di fronte alla difficoltà. Dimostrandosi di
fatto una “non squadra”. Nessuno si poteva aspettare una prestazione così
incolore e inerme di una Prato che doveva vincere tutte le partite che
restavano per alimentare la sua corsa ai playoff, adesso appesa veramente a un
filo. Ribaltiamo il discorso e diamo comunque merito alla Mens Sana che ha dimostrato
di avere ancora più fame rispetto a chi giocava con le spalle al
muro. Un bel messaggio soprattutto da dare a se stessa in vista del derby di
ritorno.
Per quanto riguarda le altre, importante successo di San Vincenzo che, superando Pino in casa, sancisce aritmeticamente il suo accesso ai playoff. Le ultime 2 giornate delineeranno la griglia e chi avrà il fattore campo a favore in semifinale. Mens Sana e Costone sono direttamente coinvolte in questo discorso ed hanno un leggero vantaggio rispetto ai marittimi. Ma ancora è presto per fare ragionamenti in tal senso, anche se il derby acquisisce un’importanza strategica notevole. San Vincenzo invece, nel prossimo turno, è attesa dalla trasferta in casa di una Sancat che oramai ha poco da chiedere al suo campionato.
Restano Agliana, Pino e Prato in lotta per il quarto posto. Pino e in vantaggio su Agiana per il quoziente canestri, mentre Prato è in svantaggio con Agliana (doppio ko negli scontri diretti) e momentaneamente sotto anche con Pino. La prossima giornata ci presenta Pino-Prato: è l’ultimo immeritato e disperato appello per i lanieri per salvare la faccia. Anche se una contemporanea vittoria di Agliana, in casa con Sansepolcro, escluderebbe Prato dalla post season.
Godiamoci la Pasqua quindi, la prossima giornata potrebbe essere decisiva come non mai.
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