Una vittoria di carattere e di mentalità. Un successo che consacra definitivamente la Mens Sana tra le grandi del campionato e che, a tutti gli effetti, può rappresentare una nuova svolta (ancora in positivo) della stagione biancoverde. Così come lo era stata l’affermazione dell’andata sempre sulla Fides Livorno. Ma non solo perché la squadra di coach Paolo Betti ha ritrovato la vetta in solitaria della classifica, con tutte “le note” positive che ciò comporta (anche in prospettiva futura). Per tutti questi e tanti altri motivi, la vittoria in terra labronica è il più bel regalo di Natale che la Mens Sana si potesse fare.
LA CHIAVE
È stata una Mens Sana double face quella che sbancato il PalaCosmelli di Livorno. Brillante ed efficace in attacco nel primo tempo, con ben 52 punti dei 79 complessivi messi a segno in 20’; coriacea, attenta, arcigna e compatta in difesa nella seconda metà di gara. Due fattori apparentemente agli antipodi ma indispensabili entrambi per portare a casa la vittoria. Per di più in una situazione di emergenza dove, oltre all’assenza di Cucini, si è aggiunto lo “scavigliamento” di Puccioni a inizio terzo quarto. Lì è emerso tutto il pragmatismo di questa Mens Sana: una difesa efficace, comprese larghi fasi di zona (per ora non usata troppo spesso da coach Betti), che si è saputa adattare alle contingenze con grande efficacia. Insomma, la Mens Sana ha messo in mostra doti da grande squadra e tale si è confermata.
IL PROTAGONISTA
Di fronte a vittorie di questo calibro e importanza si fa fatica a indicare un mvp: tutti meritano una menzione, perché tutti hanno aggiunto quel quid in più per portare a casa il risultato. Specie in una serata in cui le assenze rischiavano di pesare. Così come pesano anche quelle che ha dovuto registrare la Fides, va detto: una squadra etichettata come grande favorita a inizio stagione ma che poi, per sfortuna e altri motivi, non ha trovato conferme sul campo. A differenza della Mens Sana, che di risposte positive ne ha date eccome! Poi, se proprio dobbiamo scegliere qualcuno, citiamo i lunghi: Prosek (19 punti), Sabia (12) e Iozzi (7) hanno tenuto botta contro la fisicità avversaria, risultando non sempre bellissimi ma tremendamente efficaci nei momenti chiave del match.
L’IMMAGINE
Il rituale della foto di gruppo ripetuta a fine partita dopo ogni vittoria è una piacevole consuetudine di questa Mens Sana che non stanca mai. Al pari di vedere la squadra in vetta alla classifica. E per di più da sola. Ma occorre non distogliere gli occhi dall’obiettivo: sono solo 2 le sconfitte di differenza con chi occupa attualmente il quinto posto (il Don Bosco). È questo un po’ il vero termometro che ci dice quale è l’effettiva progressione del cammino. Pertanto, con così poco margine e ancora 8 turni di campionato da disputare, è facile intuire come ancora ci sia tanta strada da fare. Anche perché alla ripresa del campionato (il 10 gennaio) arriva Pontedera, squadra attualmente terza e che vorrà riscattare il -9 subito all’andata. Si tratta di un altro scontro diretto e, in quanto tale, vuol dire che in palio ci sono punti pesanti. Recuperare gli acciaccati, ricaricare le batterie e lavorare per farsi trovare pronti. Il programma delle vacanze di Natale è già scritto…
Andrea Frullanti
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