È partito il girone di ritorno dei campionati ed è ripartita anche la Virtus che, a San Miniato, si prende vittoria, vantaggio nel doppio confronto e crea separazione in classifica da una potenziale diretta concorrente. Rimesse quindi a posto le cose dopo la sconfitta con Cecina, per di più con una reazione tecnica e non solo di orgoglio. Del resto, come diceva Henry Ford: «Ogni insuccesso rappresenta solo un’opportunità per ricominciare». E così è stato per la Virtus. C’è poi il Costone che, nonostante il turno di riposo, sembra non essersi mai fermato e continua a fare incontrastata marcia di vertice (8 le vittorie a fila dei gialloverdi).
QUI VIRTUS
Se ci si attendeva una reazione dalla Virtus, questa è arrivata forte e chiara. A San Miniato la squadra di Maurizio Lasi è partita fortissimo mettendo a segno ben 30 punti nel primo quarto. Poi ha controllato e gestito i tentativi di rientro dei padroni di casa con autorità e sicurezza, oltre che con grande consapevolezza. Insomma, una dimostrazione di forza anche di fronte alle critiche arrivate ai rossoblù dopo il ko interno con Cecina.
Risposta più bella, onestamente, non poteva esserci. Perché come dicevamo nell’intro non si è trattato solo di una reazione di orgoglio. È stata una risposta corale anche dal punto di vista del gioco con una squadra che collettivamente ha dato qualcosa in più, aiutandosi in difesa e cercandosi in attacco. Lo dimostrano i ben 5 uomini in doppia cifra, guidati dal top scorer Matteo Calvellini (23 punti per lui), sempre più perno e leader di questa squadra. Per lui ormai gli aggettivi si sprecano ma è certo che non si può più parlare di “rivelazione”: siamo di fronte a un giocatore formato che sta facendo le fortune della squadra insieme agli importanti innesti arrivati in estate o nelle precedenti campagne acquisti. In tal senso, forse non è un caso che gli altri 4 in doppia cifra siano Laffitte, Diminic, Lombardo e Dal Maso rispettivamente con 15, 14, 11 e 10 punti.
Al di là dei numeri però, l’obiettivo è già fissato sui prossimi impegni. Domenica al PalaCorsoni arriva La Spezia ed è un altro scontro diretto visto che i liguri si trovano nel gruppetto degli inseguitori a quota 14 punti, dietro Cecina prima a quota 20, Virtus seconda a 18 ed Empoli terzo a 16. Ribadire, anzi aumentare il distacco in classifica, creerebbe un notevolissimo vantaggio in graduatoria (ricordiamo che all’andata la Virtus si impose di 4 punti) e permetterebbe di arrivare alla sosta (previa trasferta in casa del fanalino di coda Castelfiorentino) con maggior serenità.
QUI COSTONE
Risulta difficile parlare del Costone e trovare spunti nuovi da analizzare. Questo perché il cammino dei gialloverdi sembra onestamente inarrestabile. Il Costone è una squadra forte, che ha individualità di spicco che gli altri non hanno, ma che soprattutto gioca bene insieme. Tutti si mettono al servizio dei compagni con intelligenza e applicazione. La partita con l’Union Prato ha fatto vedere questo. Ma senza lasciarsi ingannare dal +24 finale, è stata una partita in cui gli ospiti sono anche riusciti a produrre, con uno sforzo massimo, un recupero che li ha portati fino al -4 a metà del terzo quarto. Poi il Costone ha stretto le maglie della propria difesa e lì, per gli avversari, non c’è stato più niente da fare.
Basta quest’immagine per descrivere la mentalità, da grande squadra, con cui gioca la squadra di Maurizio Tozzi. Si perché in attacco ci potranno essere i Nasello, gli Ondo Mengue, i Bruttini, i Radchenko, i Banchi e gli Zeneli. Ma se tutti loro lavorano insieme anche in difesa, a scanso di cataclismi (dalle parti del PalaOrlandi sono ammessi gesti apotropaici di ogni genere), è veramente difficile se non impensabile immaginare come il Costone possa perdere una singola partita.
Poi è chiaro, ci possono episodi favorevoli o sfavorevoli. In campo può succedere di tutto. Ma attenzione, proprio per questo, al Costone sembra esserci grandissima consapevolezza e tutti giocano con grande mentalità e applicazione anche per evitare scivoloni o cali di tensione. Insomma, anche questa è un gran bella dimostrazione di forza. Del resto, e giustamente, i gialloverdi sono i migliori di tutta la Serie C e non solo del loro girone: lo dicono i numeri, lo certificano i fatti.
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